Economia e LogisticaMare e porti

Acque tempestose per collegare l’Isola d’Elba

La Regione preannuncia un Bando unico per tutto l’Arcipelago Toscano. Toremar taglia la flotta?

Per tradizione consolidata le battaglie nell’arcipelago toscano, non si vincono o si perdono mai in tempi brevi. E l’impressione generale che soffia come il vento a Porto Ferrario e Piombino, è che anche questa volta il confronto fra la Toremar (ex società pubblica del gruppo Finmare, ora parte del gruppo Moby che è a sua volta partecipato da MSC) da un lato, e le Istituzioni locali dall’altro (in particolare la Regione Toscana e l’Autorità di sistema portuale che comprende anche il porto di Piombino) non finirà a tarallucci e vino.

L’unico collegamento fra tutti quelli che connettono  il “continente” con le isole dell’Arcipelago Toscano, l’unico che rende soldi e rende bene è quello fra il porto toscano di Piombino e quello elbano di Porto Ferraio; gli altri sono cronicamente in rimessa e usufruiscono infatti di consistenti contributi pubblici finalizzati a garantire la continuità territoriale.

La Regione Toscana, appoggiata dall’Autorità di sistema portuale, spalleggiata dal sindacato Filt Cgil, e recentemente, anche sostenuta da Art (Autorità di regolamentazione sui Trasporti) non ha dubbi: per tutti questi servizi, da quelli sovvenzionati a quello remunerativo dovrà essere effettuato un bando unico, omnicomprensivo. Di opinione diametralmente opposta Toremar che ha apertamente parlato di una riduzione della sua flotta nell’Arcipelago Toscano, da 8 a 4 navi, e di voler proseguire nella gestione della linea per l’Elba. Fra uno sciopero e l’altro il Consiglio regionale non solo ha confermato la scelta di un Bando unico, ma anche la firma di una  convenzione tra la Regione e il Ministero dei trasporti per lo stanziamento di fondi statali per la costruzione di nuove navi e l’ammodernamento di quelle esistenti. E chi vive nelle isole minori della Toscana, ma anche i turisti che utilizzano il trasporto marittimo per raggiungere i luoghi di vacanza, sanno quanto un rinnovo della flotta a dir poco anziana, sia necessario.

Dalla Toremar non è più trapelato nulla, ma la compagnia, particolarmente cara all’armatore Vincenzo Onorato, non ha ufficialmente rimesso in discussione la sua posizione contraria alla partecipazione  a un bando di gara suddiviso dopo essere stata messa in discussione come fornitore unico del servizio.

Le acque, anche se la tregua ferragostana e il consueto boom di traffico, auto e passeggeri, dovrebbero sedare i bollenti spiriti, per settembre si parla già di un possibile inserimento di altri armatori interessati alle linee con contributi, sia alla linea dell’Elba. E dopo decenni di Regno Toremar le acque potrebbero farsi tempestose.