“Siate affamati, siate folli”: il testamento morale lasciato dal fondatore di Apple, Steve Jobs, suona più attuale che mai nel mondo di oggi, chiamato a immaginarsi come potrebbe cambiare la vita dopo l’avvento del Metaverso, una rivoluzione che – secondo alcuni esperti – potrebbe avvicinarsi per magnitudo a quella di altri eventi epocali come la rivoluzione industriale, il successo dei social network o la diffusione degli smartphone. Per provare a fare chiarezza su che cosa potrebbe davvero accadere, soprattutto sotto il profilo degli investimenti, abbiamo pensato a questo focus in collaborazione con Invesco, colosso del risparmio con 1.400 miliardi di dollari in gestione in 120 Paesi nel mondo e presente in Italia dal 1997 con un ufficio di 45 persone guidato dal Country Head Giuliano D’Acunti.
Un nuovo megatrend
Il Metaverso, grazie alla sua capacità di aggregare tutti gli elementi della nostra era digitale in esperienze immersive, creerà una convergenza ininterrotta tra la nostra vita digitale e quella fisica. Tutto questo, se le premesse saranno rispettate, renderà possibile mondi e ambienti virtuali tridimensionali, persistenti, su larga scala e rappresentati in tempo reale. Mondi 4.0 in cui le persone potranno però lavorare, giocare, imparare, intrattenersi e vivere esperienze di vita reale. Una rivoluzione che, si legge nello studio di Invesco “Il Metaverso è già qui” , rappresenta un megatrend ancora nella fase embrionale ma con ricadute molto ampie in Borsa per quanto concerne le industrie e i settori coinvolti. In sostanza il Metaverso promette di diventare, insieme per esempio alla sostenibilità o all’intelligenza artificiale, una delle grandi forze che plasmeranno il futuro del Pianeta. Grazie a fattori quali il machine learning, l’intelligenza artificiale, la tecnologia blockchain e le infrastrutture di edge computing, si pensa infatti che le esperienze e gli asset del mondo reale saranno progressivamente digitalizzati, consentendo agli utenti di passare senza soluzione di continuità da un’esperienza all’altra. E man mano che i costi scenderanno, è probabile che emergano opportunità di crescita esponenziale per le aziende che avranno saputo carpire in anticipo il cambiamento.
Una trasformazione in più fasi
McKinsey stima che il Metaverso abbia il potenziale per generare un valore fino a 5 trilioni di dollari entro il 2030, data entro la quale, secondo Citi, il mercato totale di riferimento potrebbe raggiungere 8–13 trilioni di dollari. Somme di cui nemmeno si riescono a contare gli zeri. Occorre tuttavia prudenza, perché – avverte anche Invesco nel suo studio – “come accade di solito quando ci si trova di fronte a un nuovo tema d’investimento entusiasmante, ci saranno aree significative di rischio e aree di opportunità”. In sostanza, il rischio di sbagliare è elevato. Secondo gli esperti, la trasformazione potrebbe infatti svilupparsi in più fasi e quella iniziale potrebbe vedere avvantaggiati i gruppi coinvolti nello sviluppo delle infrastrutture necessarie affinché il Metaverso possa poi esprimere il suo potenziale. Un po’ come sta accadendo per la fibra ottica nel contrasto al digital divide o per l’alta velocità per migliorare la logistica di persone e merci.
Il Metaverse standards forum e le attese degli analisti
Prima di vedere un’affermazione del Metaverso trascorrerà probabilmente del tempo, ma la decisione di Facebook di cambiare nome “Meta Platforms” e l’istituzione di un Metaverse Standards Forum sono segnali da non trascurare. Ecco perché gli esperti ritengono che, una volta realizzata la infrastruttura, assisteremo a una digitalizzazione su larga scala così da permettere ad aziende e consumatori di “teletrasportarsi” dalla realtà fisica a quella digitale senza sosta. Difficile sbilanciarsi su quanto varrà questo mondo digitale, ma si prevede che i soli componenti e gli elementi hardware della catena del valore del Metaverso cresceranno nel prossimo decennio del 43% su base annua, raggiungendo rispettivamente circa 300 miliardi di dollari entro il 2025 e 830 miliardi entro il 2028. Gli analisti di Invesco pensano che, dal punto di vista geografico, gran parte della crescita iniziale dei ricavi del Metaverso avverrà nell’America del Nord, seguita da quella dell’Asia-Pacifico.
Attenzione agli azzardi, vincono rigore e diversificazione
Investire nel Metaverso non deve tuttavia diventare un giro sulle montagne russe. Al contrario come sempre in Borsa occorre un approccio disciplinato e ancorato ai fondamentali. Sostanzialmente impossibile poi, pensare di identificare da subito vincitori e vinti di una trasformazione di questa portata e che promette di durare decenni. Sicuramente meglio quindi puntare sul cambiamento in modo diversificato, tramite i fondi e l’aiuto di un esperto, scegliendo appunto le società e i sotto-settori con più chance di successo.