Commissariata Eurovita. Ivass blocca le richieste di rimborso

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Basta andare sul sito di Ivass per rendersi conto di quanto la situazione di Eurovita sia difficile.

Con provvedimento prot. n. 0024821 del 31 gennaio 2023 l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, IVASS appunto, ha disposto, ai sensi degli articoli 230 e 275 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, la gestione provvisoria di Eurovita S.p.A. e di Eurovita Holding S.p.A. ed ha nominato, quale commissario, il dott. Alessandro Santoliquido.

A questo del 31 gennaio ha poi fatto seguito quello del 6 febbraio scorso che di fatto  ha bloccato, portato a sospensione temporanea, la facoltà dei contraenti di esercitare i riscatti regolati dai contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita s.p.a. La misura non si applica ai riscatti e alle anticipazioni di cui alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal decreto legislativo n. 252 del 5 dicembre 2005. La sospensione è disposta a partire dalle ore 20:00 (ora italiana) del giorno di pubblicazione del provvedimento sul sito internet dell’IVASS (6 febbraio 2023) e ha effetto fino alla data del 31 marzo 2023. Il provvedimento non incide sulle richieste di riscatto presentate, ai sensi delle condizioni contrattuali, anteriormente alla sospensione.

Ma cerchiamo di comprendere questo lessico tecnico in cosa si traduce nella realtà dei fatti. Fino al 31 marzo, in pratica, chi è fuori è fuori chi è dentro è dentro, per dirla con una frase tipica del “nascondino”.

Tutto congelato. A meno di soprese positive.

La decisione è stata presa nel tentativo di arginare la fuga dei clienti e per un possibile crollo dei valori patrimoniali. 

I rischi del blocco dei riscatti delle polizze di Eurovita

La decisione su Eurovita arriva a seguito all’azzeramento dei vertici della società.

Il provvedimento può essere paragonabile a un congelamento dei depositi bancari. Tale provvediemento viene preso in caso di situazioni patrimonilai e contabili evdentemente molto problematiche

Potranno salvarsi dal blocco, quanti chiedono riscatti ed anticipazioni delle pensioni complementari. Saranno tutelati anche quanti hanno presentato delle richieste di riscatto ai sensi delle condizioni contrattuali anteriormente alla sospensione, che è stata disposta per le ore 20.00 di lunedì 6 febbraio 2023.

La crisi di Eurovita si trascina, ormai, da un po’ di tempo. A far emergere i primi problemi erano state le autorità di regolamentazione del mercato assicurativo, che hanno trovato un coefficiente di solvibilità troppo basso, ma soprattutto è stato trovato un capitale non adeguato alle norme regolamentarie. A questo punto è scattata la richiesta di una ricapitalizzazione della società per almeno 200 milioni di euro.

Indiscrezioni lasciavano intendere vicina una possibile cessione della scietà. Tra i potenziali acquirenti ci sarebbe stato il fondo di private equity JC Flowers, già azionista di Eurovita fino al 2017.

Purtroppo, l’operazione con JV Flowers è saltata una decina di giorni fa, condiozne che ha costretto Ivass a procedere prima al commissariamento e oi alla sospansione dei rimborsi.

Incrociamo le dita, anche se, non comprendiamo perchè non ci sia un “alert” gigantesco sulla HP del sito che, per carità riporta molto in basso le notizie di cui abbiamo scritto, ma che nella sua generalità appare il sito di un’azienda assicurativa in ottima salute.

 

08 febbraio 2023  Leopoldo Gasbarro

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