Un comunicato stampa, poche righe che lasciano intuire come le nostre previsioni di possibili e praticabili soluzioni sul caso di Eurovita, dovessero essere scontate. Non si può lasciar fallire una compagnia vita. Il danno reputazionale e di fiducia sarebbe troppo alto. Basterebbe vedere quanti riscatti hanno raggiunto altre compagnie che nulla hanno a che vedere con Eurovita per comprendere quanto la paura sia una compagna pericolosa.
Ma torniamo ad Eurovita.
Nell’articolo di qualche giorno fa avevamo spiegato in ogni dettaglio i motivi che avevano indotto il regolatore (Ivass nello specifico) a scegliere di commissariare la compagnia Eurovita. Al tempo stesso avevamo anche spiegato perchè ci sentivamo più che confidenti nell’idea che la soluzione sarebbe comunque stata trovata.
Eurovita, la paura cresce. Necessario mantenere i nervi saldi. Ecco perchè
Questo il comunicato stampa diramato oggi
Eurovita, comunica la ricezione di un versamento in conto capitale, a fondo perduto, pari a €100 mln da parte dell’azionista Flavia HoldCo Limited (entità appartenente al fondo di private equity Cinven).
Milano, 22 Febbraio 2023 – Eurovita S.p.A. comunica che, a seguito della gestione provvisoria disposta da IVASS per Eurovita Holding S.p.A. e per Eurovita S.p.A., il Commissario sta procedendo con le attività finalizzate a cercare una possibile soluzione volta al rafforzamento patrimoniale della Compagnia. Come primo importante contributo da parte dell’azionista Flavia HoldCo Limited (una entità appartenente al fondo di private equity CINVEN), si comunica che in data odierna Eurovita Holding S.p.A. ha ricevuto un versamento in conto capitale, a fondo perduto, da parte dell’azionista, pari a euro 100 (cento) milioni.
I regolatori avevano chiesto una ricapitalizzazione di 200 milioni. Metà del percorso è stato già fatto. I risparmiatori coinvolti possono cominciare a tirare un sospiro di sollievo?
Leopoldo Gasbarro 22 febbrio 2023