Assicurazioni

RICERCA DI SICUREZZA: abbiamo già fatto tutto?

la grande contraddizione degli italiani

In molti articoli si sono trattati i temi legati all’importanza della Consulenza Finanziaria per aiutare le famiglie a raggiungere i propri obiettivi di vita più importanti, adottando l’approccio della corretta Pianificazione, senza affidarsi a scelte più vicine alla speculazione che all’investimento, nell’accezione di Benjamin Graham.

 

 

D’altronde, a chi piace perdere?

E’ ormai ampiamente dimostrato dalla Finanza Comportamentale, che vede in Daniel Kahneman, premio Nobel per l’Economia nel 2002 uno dei padri fondatori, come le perdite valgano emotivamente il doppio dei guadagni. Tradotto in termini molto semplici, si prova il doppio del dolore a perdere 1000 euro rispetto al piacere di guadagnare lo stesso importo.

 

Fatta questa premessa, risulta chiaro come la ricerca di sicurezza sia sempre più centrale per le famiglie, anche e soprattutto in Italia, come evidenziato dall’indagine del Centro Einaudi qui sotto riportata.

Nella pratica ciò si traduce in una scelta istintiva, ma totalmente irrazionale: oltre 1.700 miliardi “parcheggiati” in maniera infruttifera sui conti correnti e depositi a breve termine, ed altri 200 in obbligazioni a rendimenti irrisori.

Risparmi, tra l’altro, che vengono visti come serbatoio potenziale ed utilissimo per sistemare i conti pubblici in caso di necessità.

 

LA GRANDE CONTRADDIZIONE DEGLI ITALIANI

Tutto questo stona con i dati che vedono gli italiani come quelli meno sensibili a tutelarsi dai gravi rischi legati agli imprevisti della propria vita e della propria famiglia.

Sembra un paradosso: non vogliamo perdere sugli investimenti ma siamo i primi a sfidare il destino!

Non vogliamo perdere 1.000 euro sugli investimenti, ma accettiamo una perdita potenziale enorme in caso di eventi rari ed imprevedibili, ma possibili.

A cosa serve focalizzarsi ad ottenere dagli investimenti un 1% in più, se poi il nostro patrimonio può essere pesantemente eroso da qualche imprevisto?

Un ulteriore dato inquietante è il seguente: preferiamo spendere al gioco 1.700 euro pro-capite all’anno, piuttosto che dedicarli a proteggere il nostro futuro (Fonte dati: Aams Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

 

DUE URGENTI NECESSITA’

E’ evidente come emergano due urgenti necessità.

La prima è quella di cominciare ad attuare, grazie all’aiuto dei professionisti del settore, una pianificazione finanziaria, patrimoniale e successoria, accompagnata da adeguati strumenti giuridici, assicurativi e finanziari, che permettano un’ottimizzazione fiscale e la miglior conservazione del patrimonio.

La seconda è quella di attivare gli strumenti di protezione dai tanti e gravi rischi che potrebbero impattare pesantemente sulla disponibilità finanziaria delle famiglie.

Quest’ultimo aspetto è alla base della piramide dei bisogni: prima ci si protegge e poi si pensa al resto. Diversamente la piramide crollerebbe inesorabilmente al primo imprevisto.

Cosa assicurare, spendendo “poco” e proteggendo “tanto”?

Ciò che è meno probabile, ma potenzialmente molto dannoso!

 

IMPORTANZA DELLA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Le domande che sarebbe utile porsi per avere consapevolezza delle proprie reali esigenze, anche prima di rivolgersi ad un professionista del settore, possono essere le seguenti:

  • Come sarebbe la vita dei miei famigliari, da oggi in avanti, se ieri fossi uscito di casa e non avessi potuto mai più farvi ritorno?
  • Di quante risorse avremmo bisogno, sia io che le persone a me vicine, se una malattia o un infortunio grave mi impedissero da domani di continuare a produrre un reddito adeguato?
  • Potrebbero essere necessarie ulteriori entrate per far fronte alla mia assistenza se fossi non più autosufficiente, in conseguenza di un incidente, una malattia o per, come è naturale che sia, la vecchiaia?
  • Potrebbe essere utile sottoscrivere un piano di previdenza integrativae un piano di accantonamento, che permettano di integrare la mia pensione e di avere sufficienti disponibilità economiche, per far fronte agli studi universitari dei figli o aiutarli a costruirsi la loro indipendenza?
  • Cosa potrebbe provocare un incendio alla mia abitazione o a quella del vicino (magari non assicurato per responsabilità civile verso terzi!)?
  • La mia abitazione è esente dal rischio terremoto?

 

Sono solo semplici spunti di riflessione, ma che reputo utilissimi, considerando le scelte sino ad ora fatte da noi Italiani, o meglio, NON FATTE!

 

LE DIFFERENZE RISPETTO AL PASSATO IMPONGONO DECISIONI INDIVIDUALI

I cambiamenti intervenuti nel corso degli anni, in ambito di welfare statale, hanno ridotto sensibilmente le protezioni e le sicurezze di cui tutti noi potevamo godere fino a qualche anno fa.

Infatti, non è più automatico ricevere somme adeguate da parte degli enti pubblici in caso di grave invalidità e spesso queste non bastano a garantirsi le migliori cure e il mantenimento di un tenore di vita dignitoso.

Ad esempio, in caso di infortunio invalidante al 100%, in determinati casi, si può aver diritto ad un misero assegno mensile di 286,61 euro! A tanto ammonta infatti la pensione di inabilità per invalidi civili per l’anno 2021.

Inoltre, è noto a tutti come la pandemia abbia causato gravi ritardi, con conseguenze spesso drammatiche, in tutto il Sistema Sanitario Nazionale, provato da quanto sta avvenendo.

 

Ecco perché anche una polizza sanitaria è ora fondamentale per poter ricevere le migliori cure in tempi rapidi e per aver accesso a cliniche specialistiche private.

 

CONCLUSIONI

 

Non scappiamo solo dai rischi di perdita legati agli investimenti finanziari, che possono essere eliminati grazie a strumenti corretti, tempo e disciplina. Consideriamo anche altri rischi, spesso nascosti ma ancora più impattanti. Alle due urgenti necessità di cui abbiamo trattato, cerchiamo di dare valide soluzioni.

Facciamoci affiancare da professionisti nella definizione delle proprie esigenze e nella concretizzazione delle scelte da adottare, che siano in grado di:

  • garantire “assistenza alla nostra salute” e al nostro futuro a fronte di un impegno economico limitato;
  • evitare di veder ridurre in maniera considerevole il patrimonio lasciato in eredità ai propri cari, in conseguenza di situazioni non gestite correttamente.

 

Il futuro è lo specchio delle decisioni di oggi.

 

Pier Paolo Abba’