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9 buone ragioni per vendere le vostre fatture con l’Invoice Trading

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La recessione causata dall’epidemia Covid-19 ha impattato pesantemente sui pagamenti delle fatture commerciali. Secondo lo European Payment Report 2020 di Intrum il numero delle fatture non pagate è aumentato dell’80% in Italia. In questo scenario, la possibilità per le PMI di ottenere anticipi sulle fatture ha l’opportunità di rivestire un’importanza centrale nell’economia reale.

Considerando che in Italia le aziende son costituite per oltre il 90% da microimprese, le quali necessitano di affrontare questa situazione attraverso canali diversi da quelli tradizionali, il fintech e la finanza alternativa offrono nuovi strumenti per la monetizzazione dei crediti.

Dai dati ricavati da un’indagine di Value Partners, secondo cui l’erogato annuale verso le piccole e medie imprese italiane da parte di società non bancarie è passato, negli ultimi due anni, da 372 a 1656 milioni di euro ne è emersa una crescita pari al 450% in cui le aziende finanziate dalle fintech son passate da 1.092 ad essere ben 5.464 alla fine dello scorso anno con una prospettiva di crescita del settore del 58% entro il 2023 producendo oltre 73.000 nuovi posti di lavoro.

Qualche segno di speranza comincia a intravedersi, seppur in un contesto difficile: secondo i dati elaborati dall’ultimo Studio Cribis sui tempi di pagamento delle imprese italiane, il secondo trimestre 2021 ha segnato la prima inversione di tendenza dopo oltre un anno di peggioramento continuo. Per la prima volta, infatti, i tempi di pagamento si sono ridotti del 2,3% rispetto al trimestre precedente, anche se le aziende pagano ancora oggi i propri fornitori con il 21,9% di tempo in più rispetto alla media del 2019.

Tra gli strumenti più agili, veloci e sicuri troviamo l’Invoice Trading che, senza dover ricorrere ad un indebitamento bancario, permette ad un imprenditore di migliorare la liquidità della propria azienda oltre a poter vantare una migliore posizione creditizia.

Dalla ricerca sulla finanza alternativa pubblicata dall’osservatorio del Politecnico di Milano, in Italia solo dal 30 giugno 2019 a giugno 2020, l’Invoice Trading è riuscito a mobilitare 1.157 Miliardi di euro registrando una crescita del 23% rispetto all’anno precedente.

 

Cos’è l’Invoice Trading

Per Invoice Trading (o Invoice Financing, o ancora in italiano “anticipo fatture”) si intende la cessione di una fattura in cambio di un anticipo in denaro. Tutte le aziende hanno crediti commerciali con pagamento generalmente a 30-60-90-120 giorni e hanno spesso necessità di anticipare, finanziare e gestire i crediti.

Attraverso la monetizzazione anticipata delle fatture, le fintech attive nell’Invoice Trading offrono un servizio più semplice, veloce e personalizzabile per garantire una fonte di liquidità immediata e flussi di cassa continui alle imprese. Trasformare in liquidità le fatture rappresenta, da sempre, un problema di moltissime PMI italiane che appesantiscono il bilancio a discapito di circolante (cash flow) con pagamenti sempre più in ritardo da parte dei propri clienti.

Il lasso di tempo tra l’emissione di una fattura ed il suo pagamento in ritardo genera disagi alle imprese; al fine di mitigare questo problema, l’Invoice Trading si propone di offrire un’utile alternativa tra le diverse forme tradizionali di finanziamento (come il factoring)

Quali differenze con il Factoring (cessione crediti)?

Una prima differenza dell’offerta tradizionale di factoring dall’Invoice Trading si caratterizza per un’elevata flessibilità del credito senza la necessità di garanzie. Un’altra importante differenza consiste nel fatto che mentre per il factoring il credito è rilevato da istituti di credito o intermediari, che si attivano per la sua riscossione mentre nell’Invoice Trading a rilevare il credito sono piattaforme fintech.

Come sempre la personalizzazione distingue i servizi fintech, infatti mentre nel factoring è prevista la cessione di interi pacchetti di crediti commerciali (presenti o futuri), nell’Invoice Trading è l’azienda cedente a decidere quale fattura cedere e soprattutto quando.

Infine nel factoring vengono applicate commissioni fisse o variabili sulla gestione amministrativa del credito, sulla base del contratto stipulato. Nell’Invoice Trading invece gli investitori acquistano solitamente il 90% del credito. Al pagamento dello stesso l’investitore incassa il corrispettivo e ne gira all’azienda cedente una percentuale compresa tra il 7% e il 9%.

A prescindere dallo strumento, la compravendita di fatture avviene per un motivo semplice: monetizzare subito una fattura con scadenza futura al miglior prezzo possibile. Chi compra una fattura quindi lo fa per guadagnare, mentre chi la vende lo fa per incassare subito ciò che, come detto, incasserebbe successivamente e probabilmente in ritardo.

A mettere in comunicazione domanda ed offerta esistono diversi portali, anch’essi in espansione, che offrono anche delle garanzie. Tra le piattaforme attive in Italia possiamo ad esempio citare Anticipay, CashInvoice, CashMe, Cash Trading, CrescItalia Lab, Crowdcity, Fifty, Incassa Subito, MyCreditService, Workinvoice.

 

Come funziona?

L’azienda presenta alla piattaforma online scelta la propria richiesta di anticipo fattura, il portale valuterà la proposta ricevuta a cui attribuirà un certo rating sulla base di alcuni indicatori (come il costo del capitale di fornitore e azienda o il merito creditizio di quest’ultima) e di un quadro di contesto ottenuto incrociando i dati forniti dall’azienda stessa e quelli delle banche dati di alcuni provider (come Modefinance o Cerved Rating Agency)  in modo da offrire un campione di fatture ad elevata qualità.

Passata la fase di valutazione, se la fattura viene accettata, verrà pubblicata sulla piattaforma. A questo punto vi sono tre differenti meccanismi di acquisto per gli investitori: asta al rialzoofferta competitiva o acquisto diretto da parte della piattaforma ed infine cartolarizzazione delle stesse. Le fatture potranno essere acquistate da investitori come banche, intermediari finanziari, assicurazioni, SACE, privati e società veicolo per la cartolarizzazione dei crediti.

La remunerazione dell’investitore è data dalla differenza tra il valore di liquidazione della fattura ed il relativo prezzo di acquisto. La piattaforma fa sì che l’investitore anticipi entro 48 ore l’85-90% del valore della fattura alla PMI, mentre il resto del saldo sarà trattenuto in forma di garanzia e poi liquidato al momento dell’effettiva scadenza della fattura, al netto della remunerazione dell’investitore.

 

9 buone ragioni per rivolgersi all’Invoice Trading.

  1. Bassa volatilità: rispetto ai mercati tradizionali, è un investimento alternativo poco volatile e caratterizzato da un rendimento che a livello globale si muove in un range tra il 6% e il 9% annuo.
  2. Trasparenza dei costi in un mercato con più investitori che competono sul valore dell’investimento.
  3. Alto anticipo: a differenza dell’anticipo bancario che mediamente si attesta tra un 75-80% del valore imponibile (non del nominale), nell’Invoice Trading si anticipa fino al 90%.

  4. Personalizzazione: l’impresa è libera di poter scegliere quante e quali fatture cedere e anticipare garantendo quindi più flessibilità del mondo bancario.
  5. Non vi è alcun tipo di richiesta di fidejussione o garanzia reale e/o personale da fornire essendo fuori dal circuito bancario, con evidenti vantaggi a livello bilancistico e di merito creditizio d’impresa. Non sono previsti vincoli contrattuali né è richiesta la cessione completa dei crediti commerciali.
  6. Velocità di collocamento della fattura e tempi di pagamento rapidi, una volta accettata l’offerta dalla piattaforma, l’acquisto è liquidato in genere entro 48 ore.
  7. Semplicità di utilizzo del servizio.
  8. Totale assenza, nell’anticipo di fatture digitali, della segnalazione dell’impresa cedente (ma anche dell’impresa ceduta) in Centrale Rischi trasferendo il rischio di insolvenza pro-soluto (il debitore si libera della responsabilità di eventuali inadempienze) sugli investitori.

  9. Possibilità di avere liquidità necessaria in vista di una espansione del proprio mercato.   

 

Conclusioni

Dopo quanto accaduto nel 2020 è indubbio che la finanza alternativa è diventata vitale per le piccole e medie imprese del nostro Paese e lo dimostrano i dati degli Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation della School of Management del Politecnico di Milano che, con il supporto di Unioncamere ed Innexta, hanno calcolato come da luglio 2019 a giugno 2020, le risorse mobilitate verso le PMI con questi canali non bancari in Italia siano state pari a circa 2,67 miliardi contro i 2,56 miliardi del periodo precedente, con una crescita annua pari al 4%. 

In particolare l’Invoice Trading è sicuramente una delle più importanti sorprese del panorama fintech italiano, che porta un grande beneficio all’economia delle PMI. Ci si aspetta quindi un’ulteriore crescita del settore digitale, considerando il mercato potenziale dell’anticipo fatture in Italia dove si attendono in media 98 giorni per l’incasso dei crediti commerciali e 124 giorni per il pagamento dei debiti e da un mercato ancora dominato dalle soluzioni tradizionali di Anticipo Fattura (€ 75 miliardi) e Factoring (€ 58 miliardi).

L’importanza di questo nuovo segmento è dimostrato anche dal volume dei finanziamenti erogati alle PMI che sono passati dai 35 miliardi del 2019 agli oltre 53 miliardi nel 2020, e dal 38% al 47% del totale globale per confermare come l’Invoice Trading si trasforma da strumento “alternativo” a strumento finanziario “complementare”.

 

Deborah Ullasci