La prima transazione su blockchain del bond digitale Bei è stata fatta in Italia. La notizia viene riportata dalle varie testate giornalistiche orientativamente con le stesse parole:
“Generali ha acquistato sul mercato secondario security tokens del bond digitale emesso dalla Bei (Banca europea degli investimenti) nell’aprile 2021. La transazione è stata effettuata attraverso l’infrastruttura blockchain di Ethereum. Il volume della transazione è di 0,5 milioni di euro”
Notizia che per chi non è del settore può risultare complessa da comprendere, e allora spacchettiamola e dividiamola nelle varie parti, per capire e fare emergere l’importanza di questa notizia. Partiamo dalla prima parte, ovvero i mercati secondari, che cosa sono?
Mercato secondario:
Mentre nel mercato primario le società vendono azioni o quote di proprietà appena emesse ad investitori, solitamente istituzionali, come per esempio banche per finanziare le operazioni ed il prezzo dello strumento scambiato è predeterminato ed è il risultato dell’accordo tra le parti (società emittente, banca intermediaria e investitori), il mercato secondario è quel luogo dove vengono scambiate attività finanziarie già in circolazione in cui il prezzo è determinato dalle forze della domanda e dell’offerta.
Il mercato secondario è quindi una piattaforma in cui gli strumenti finanziari esistenti, come le azioni, obbligazioni, opzioni, buoni del tesoro, sono scambiati tra venditori e acquirenti. Esempi di mercati secondari sono per esempio la Borsa Nazionale (NSE), la Borsa di New York (NYSE), il NASDAQ o la Borsa di Londra (LSE). La società non è coinvolta perché si tratta di un mercato indiretto, che riguarda solo gli investitori.
Security Tokens
Il token di sicurezza sarebbe un ibrido tra le azioni di un’azienda e una criptovaluta, con il vantaggio che hanno un costo inferiore rispetto alle azioni e la sicurezza ed i vantaggi della tecnologia blockchain
Questi token possono essere emessi da entità come aziende o governi e avere lo stesso scopo delle loro controparti uscenti (ovvero azioni, obbligazioni, ecc.). I vantaggi di questo approccio sono numerosi. Come per le criptovalute e le altre forme di token, anche i security token beneficiano dalle proprietà della blockchain su cui vengono emessi, ovvero trasparenza, rapidità delle transazione e divisibilità.
Ed è proprio quest’ultima la caratteristica sorprendente dei token di sicurezza è il modo in cui hanno democratizzano beni che ora possono essere redistribuiti equamente tra le persone di tutto il globo. Société Générale-Forge, il ramo di Société Générale (la quarta banca in europa per capitalizzazione) che si occupa di digital asset, è l’entità che ha effettuato il numero più alto di transazioni real-world (oltre 15), dimostrando che i security token basati su blockchain pubbliche stanno diventando sempre più diffusi.
Un security token è un titolo regolamentato, proprio come le azioni, ma la tecnologia blockchain garantisce una flessibilità molto maggiore; è possibile così offrire numerosi ed esclusivi vantaggi e funzionalità che non sono disponibili con i titoli tradizionali. Un altro aspetto interessante di questi token è la flessibilità. Qualsiasi numero di token, o frazione di un token, può essere scambiato in qualsiasi momento; le transazioni non sono limitate agli orari di mercato e vengono elaborate istantaneamente registrando i dati in modo trasparente.
Le aziende hanno tradizionalmente poche opzioni quando si tratta di raccogliere capitali, e questo spesso significa non avere una leva finanziaria sufficiente per ricevere condizioni accettabili. I security token invece consentono alle aziende di raccogliere capitali da uno spettro più ampio di investitori; invece di essere costretta ad accettare i termini offerti da società di private equity o di venture capital, un’azienda può anche estendere l’offerta agli investitori al dettaglio.
Bond digitale emesso dalla Bei
La Banca europea per gli investimenti (Bei) aveva lanciato un’emissione di obbligazioni digitali del valore di 100 milioni di euro sulla piattaforma blockchain Ethereum con Goldman Sachs, Santander e Société Générale.
La peculiarità della sua natura digitale offre la possibilità di gestire tutto tramite la blockchain pubblica di Ethereum che comporta l’annullamento di intermediari che rallentano le procedure e gravano sui costi delle stesse. Lo scopo è dunque quello di rendere più efficienti le transazioni e dar vita a nuovi utilizzi della criptovaluta in ambito bancario.
Secondo la Bei, infatti, la digitalizzazione dei mercati dei capitali porterà in futuro vantaggi ai partecipanti al mercato, tra cui una riduzione dei costi di intermediazione e dei costi fissi, una migliore trasparenza attraverso una maggiore capacità di vedere i flussi di scambio e i proprietari di asset di identità, nonché una velocità di regolamento più rapida. Sostanzialmente, comprando questo bond compri un’obbligazione con regole già scritte e immodificabili-
Se la Banca europea per gli investimenti e altri colossi finanziari inizieranno a emettere pagamenti su Ethereum, l’adozione di massa potrebbe essere all’orizzonte. Nell’occasione vi è stato l’importante supporto della Banca di Francia, che ha permesso il pagamento degli investitori attraverso valuta digitale con il Central Bank Digital Currency. Ultimamente la Banca Centrale Europea ha istituito una task-force per esplorare la possibilità di adoperare le DLT nelle emissioni e nel trading delle obbligazioni.
Ethereum
È un tipo di blockchain, per far comprendere il suo utilizzo viene paragonato ad un grande computer virtuale decentralizzato, cioè non risiede in alcun luogo fisico ma nella rete. Una tecnologia informatica estremamente innovativa che può migliorare alcuni processi quotidiani in cui c’è scambio di denaro o di servizi, rendendoli trasparenti, affidabili e inattaccabili. Essendo decentralizzato, nessuno può controllarlo, censurarlo o attaccarlo: se provi ad hackerare un computer della rete, ce ne sono altre migliaia accesi che proseguono incessantemente a far funzionare Ethereum. All’interno della rete Ethereum, gli utenti possono effettuare transazioni tra loro senza alcuna necessità di ricorrere ad intermediari e questi scambi sono assicurati da una scrittura tramite blockchain pubblica.
Questa prima transazione svolta su Blockchain da Generali dimostra l’impegno dell’azienda nel voler rivoluzionare ed innovare i servizi, soprattutto nell’ultimo anno attraverso il piano triennale al 2024, “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, approvato dopo una maratona di oltre otto ore di CDA. Generali prevede di conseguire una crescita sostenibile anche attraverso nuove tipologie di business per proseguire la crescita di un’azienda che ad oggi ha 68 milioni di clienti in oltre 50 Paesi e una rete globale di 165mila agenti. Sul fronte dell’innovazione nello specifico ha stanziato 1,1 miliardi di investimenti nella trasformazione digitale e tecnologica (2022-24), in aumento del 60% rispetto al piano al 2021.
Generali tuttavia non è l’unica a mostrare interesse nella blockchain, varie reti in Italia si stanno preparando ad offrire nuovi servizi e prodotti sempre più innovativi.
Insomma, l’industria del risparmio gestito è pronta ad un’ulteriore rivoluzione tecnologica i cui beneficiari saranno soprattutto i clienti.
Deborah Ullasci, 15 aprile 2022