Ammettiamolo, noi consumatori siamo fondalmentalmente pigri, in fase di acquisto poi vogliamo svolgere meno procedure possibili per avere il massimo del servizio, è da qui che nasce la finanza incorporata. Ogni volta che paghi un Uber semplicemente premendo “paga” dall’ app del servizio, o quando la sera siete stanchi e ordinate un deliveroo senza utilizzare contanti ne carte perchè sono già registrate nell’app, o ancora quando acquistate online e pagate a rate, state utilizzando la finanza incorporata, ma gli utilizzi saranno sempre più comuni in sempre più settori tanto da diventare la nuova normalità in un futuro non tanto lontano.
Un tempo le società fintech si limitavano a ricoprire il ruolo di fornitori di una serie di strumenti e servizi tecnologici per banche e consumatori. Adesso che i servizi finanziari digitali sono sempre più integrati, questo scenario sta cambiando rapidamente. Le banche dovranno rassegnarsi al fatto che i clienti, in molti casi, non andranno più in filiale ad acquistare i loro prodotti ma lo faranno direttamente nei negozi, fisici e online, dove effettueranno gli acquisti.
La finanza integrata sta per rivoluzionare lo spazio del credito al consumo nello stesso modo in cui l’e-commerce ha trasformato la vendita al dettaglio. E accadrà più velocemente di quanto si possa pensare. Nel prossimo futuro sarà consuetudine che ai clienti che acquistano un frigorifero online venga offerto un prestito per coprire i costi, un’assicurazione per coprire il prodotto e forse anche una qualche forma di integrazione blockchain per salvare il processo di acquisto invece di conservare semplicemente lo scontrino facilmente perdibile.
Cosa vuol dire finanza integrata
La finanza integrata (embedded finance) è una nuova tendenza emersa nel settore fintech negli ultimi anni. Consiste nell’integrare servizi e prodotti finanziari tradizionali (carte di credito/debito, conti in contanti, abilitazione ai pagamenti, prestiti, assicurazioni) per conto di un’altra azienda che non ha la capacità interna di offrire un servizio finanziario o vuole risparmiare tempo/costo nell’offerta tali servizi offrendo opportunità bancarie a persone escluse o sottobancarizzate consentendo la creazione di nuovi prodotti bancari mirati.
La finanza integrata è stata progettata per semplificare l’intero processo finanziario per i consumatori, creando anche significativi guadagni. Nel 2021 gli investitori hanno puntato oltre 4 miliardi di dollari in start-up di embedded finance, quasi tre volte la cifra investita nel 2020. La minaccia più grave, ovviamente, deriva dall’accesso ai Big Data. Montagne di dati che Bezos, Zuckerberg e Gates, per fare solo tre nomi, non hanno problemi a raccogliere su vasta scala, con una spesa minima, se non nulla. In pratica sono proprietari di una miniera d’oro che non pagano ma producono con un valore sempre più inestimabile.
Le FinTech quindi svolgono un ruolo importante non solo applicando nuove tecnologie per creare esperienze migliori, ma anche, in alcuni casi, fornendo infrastrutture per farlo in modo più efficace ed efficiente con una profonda attenzione al servizio per il cliente che può usufruirne in ogni momento senza dover accedere ad altre app.
Tuttavia, non significa che le banche in carica diventeranno irrilevanti. Tutt’altro. Le banche riconoscono che, invece di competere sulla digitalizzazione e sull’esperienza utente con le fintech, possono diventare facilitatori per i nuovi operatori del mercato. Siamo ancora in una fase emergente di questa tendenza, il potenziale sviluppo può portare il settore a un volume d’affari di settemila miliardi entro il 2030. Un potenziale di crescita stimato in aumento di 3,04 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2025, con l’Europa che gode della crescita più alta e una quota di mercato del 33%.
A chi non crede in una tale potenzialità del settore, basterebbe citare il caso di Klarna, piattaforma svedese che si occupa del servizio “compra ora paga dopo” che ha raggiunto in breve tempo una capitalizzazione di mercato di 45 miliardi di dollari, ben superiore persino a quella di Deutsche Bank, che oggi si attesta a 25 miliardi di dollari.
Qualche esempio di finanza integrata
Le società non finanziarie si stanno rivolgendo sempre più spesso alle fintech per migliorare, o addirittura trasformare, le loro proposte di valore in modo significativo. Incorporando i servizi finanziari (dai pagamenti e prestiti a risparmi e assicurazioni), emergono nuovi percorsi per i clienti che saranno in grado di ricevere un servizio più comodo, celere ed economico in infiniti settori:
Pagamenti: L’offerta sempre più diffusa del servizio compra ora paga dopo (BNPL), come ad esempio Klarna o Scalapay, incentrate sulla vendita al dettaglio contribuiranno ad aprire le porte a una maggiore crescita per il settore nel suo insieme, che si prevede varrà 720,78 miliardi di euro nei prossimi cinque anni solo per le aziende europee. Incorporarlo nelle pagine di eCommerce aumenta le vendite.
Amazon: Con il servizio CreditLine, Cofidis garantisce prestiti agli utenti di Amazon per i loro acquisti, con linee di credito che vanno dai 100 ai 1500 euro in modo semplice e veloce, bastarà selezionare come metodi di pagamento CreditLine, si inseriscono i propri dati personali sul form e si ottiene una risposta immediata. Solo per ricordare alcuni numeri, su Amazon sono presenti oltre 310 milioni di clienti attivi, di cui 100 abbonati al servizio prime, e 5 milioni di rivenditori nel mondo. Liquidità enorme, rete di clienti globale e dati illimitati rendono il colosso di Seattle il principale competitor globale per le banche tradizionali. Anche perché, a differenza delle altre Big Tech, Bezos è entrato nel mondo dei prestiti e delle opzioni di credito per piccole e medie imprese già dieci anni fa.
Auto: la Mercedes per esempio offre il servizio “Fuel&Pay”. Gli utenti possono rifornire l’auto utilizzando il servizio gratuitamente e pagare comodamente in digitale, senza recarsi al distributore di benzina o pagare con carta alla macchinetta ma, con un servizio innovativo, può essere comodamente controllato direttamente dal veicolo attraverso l’app Mercedes e selezionare una stazione di servizio collegata all’interno dell’unità principale utilizzando la panoramica della mappa e avviando la navigazione rileva automaticamente la stazione di servizio. Quando si ferma a destinazione, non appena il motore viene spento, il cliente seleziona la pompa desiderata. Il sistema calcola la quantità massima del serbatoio ed il cliente emette una prenotazione di pagamento. L’unica cosa che non è digitale è il rifornimento stesso: il conducente deve scendere dall’auto e azionare il rubinetto. Sul conto viene addebitato poi solo l’importo effettivo di carburante che è stato riempito.
Uber: è uno degli esempi più riconoscibili di un percorso di pagamento integrato e senza interruzioni. Quando utilizzi Uber, non devi aggiungere i dettagli della tua carta ogni volta che prenoti un viaggio. In effetti, non vieni nemmeno portato ad una schermata di pagamento per autorizzare il pagamento: l’intero viaggio viene eseguito all’interno dell’app.
Starbucks: offre ai suoi 5,5 milioni di utenti dell’app di integrare servizi finanziari. Per esempio, consente ai clienti di pagare comodamente e rapidamente per il loro caffè con un clic. Starbucks, a sua volta evita le commissioni interbancarie, promuove la fedeltà con il cliente e crea dati cruciali per conoscere le preferenze e lo stile di vita di un cliente. Starbucks occupa il secondo posto nei pagamenti mobili di prossimità. Hanno raggiunto questa posizione consentendo ai loro clienti di evitare di fare la fila. Ora è possibile fare l’ordine e pagarlo dai loro telefoni. Tutto quello che Starbucks ha fatto è stato offrire un po’ di comodità, risparmiando.
Walmart la più grande catena di supermercati ha annunciato la nascita della sua startup fintech in partnership con Ribbit Capital per sviluppare prodotti finanziari per dipendenti e clienti.. Walmart prevede di creare così servizi finanziari quali servizi di prestito, una pluralità di carte di credito e di debito prepagate creando un ecosistema di servizi finanziari per le esigenze dei suoi 230 milioni di clienti e 5300 negozi negli Stati Uniti, molti dei quali aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Walmart ha a disposizione un numero di consumatori e una rete di filiali in grado di rivaleggiare con colossi come JPMorgan e Bank of America.
Tesla: ha iniziato a implementare il proprio ramo assicurativo tramite la finanza incorporata. In California, chiunque acquisti una Tesla può ottenere l’assicurazione direttamente tramite l’azienda stessa, invece di trovare un fornitore di terze parti. Ciò significa che sono assicurati istantaneamente al momento dell’acquisto e Tesla ottiene l’accesso a tutti i dati relativi ai sinistri, il che consente loro di comprendere meglio i propri clienti e persino di costruire auto migliori. Tesla offre un’assicurazione attraverso il suo programma di vendita di auto consentendo loro di massimizzare i profitti di ciascun cliente.
Musica: anche nell’industria musicale i servizi finanziari possono creare un servizio all’utente migliore. In questo settore, le sole vendite di biglietti per i concerti rappresentano oltre 30 miliardi di dollari l’anno di entrate e per un artista mediamente rappresentano oltre l’80% del proprio reddito, quindi le opportunità sono chiare e rilevanti.
Sport: le squadre di calcio, per esempio, potrebbero ampliare la loro offerta, andando oltre la semplice fornitura di biglietti e merchandising per connettere i tifosi come offerte di hotel e viaggio per le partite in trasferta. Tutto questo può essere gestito in un’unica app con un pagamento perfettamente integrato e l’opportunità per i fan di accumulare punti fedeltà riscattabili per esperienze esclusive.
Conclusioni
Ora qualsiasi marchio può incorporare servizi finanziari nel suo prodotto, può offrire ai clienti prodotti finanziari pertinenti e personalizzati come e quando ne hanno bisogno. Utilizzando i dati dei clienti, un’azienda che utilizza la finanza integrata potrà offrire ad un commerciante o a singoli servizi finanziari pertinenti che soddisfano le loro esigenze al momento giusto. Avendo una visione più approfondita dei propri clienti, le aziende sono in una posizione migliore per valutare il rischio in modo più efficace. Tutto ciò significa che i servizi finanziari stanno passando dall’essere semplicemente transazionali a qualcosa di più personale.
Gli imprenditori potranno trovare mille modi per integrare i loro modelli con servizi finanziari. Insomma, l’unico limite è l’immaginazione. Nel 2022 prevediamo di vedere molte aziende di tutti i settori, inclusi rivenditori, compagnie aeree e persino piccole imprese, collaborare con piattaforme finanziarie e iniziare a offrire sempre più servizi finanziari incorporati nei loro siti Web e app per offrire al cliente un servizio comodo, che faccia risparmiare fatica ma soprattutto tempo.
Deborah Ullasci, 7 gennaio 2022