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Bergoglio: “tutti i soldi della Chiesa tornino allo IOR”. Perchè?

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E’ una presa di posizione, molto netta, molto chiara quella di Franciscus, così come si firma ormai da anni Bergoglio, da quando è diventato Papa, da quando ha scelto la via di Francesco. Bergoglio senza paura, senza mezzi termini così com’è nel suo stile. Il suo non è un documento è un ordine, un ordine perentorio. E l’ordine è di fare in modo che le finanze della chiesa siano concentrate in un unico Istiuto finanziario: lo IOR.

Cosa c’è dietro la scelta di Bergoglio di fare in modo che le: “attività finanziarie e la liquidità, in qualunque forma esse siano detenute, presso istituzioni finanziarie diverse dallo IOR rientrino al più presto?”.

Bergoglio, alcuni pensano, abbia voluto mettere le mani avanti per proteggere le finanze della Chiesa da scelte errate di singoli parroci incapaci di svolgere un’attività a cui sono chiamati (la gestione dei capitali della loro zona d’influenza territoriale) senza averne minimamente le competenze.

Ma questa scelta potrebbe mettere in difficoltà qualche istituto di credito? Questo lo vedremo nelle prossime settimane. Certo fa specie proprio il timing scelto dal Papa, siamo in piena crisi e Bergoglio riporta tutto a casa?

Molti si chiedono cosa sappia Bergoglio che noi non sappiamo? Quali divini informatori dovesse avere? In realtà la logica del “rientro”  sta proprio nelle difficoltà del momento storico-economico-finanziario che non ammette incompetenze e scelte sbagliate.

Sarà questo o c’è qualcosa di più?

Sarà questo o c’è qualcosa di diverso?

Staremo a vedere. Seguiremo la vicenda e vi racconteremo come si svilupperà, a cominciare dal cercare di capire proprio se, qualche banca, dovesse avere somme del vaticano in gestione talmente importanti, che il loro smobilizzo potrebbe metterle in forte difficoltà nei parametri di solidità e di solvibilità.

Intanto resta una scelta, quella di Bergoglio, forte, molto forte. Bergoglio “arrocca”, come fa chi difende il re quando gioca a scacchi.

Ma questo non è un gioco, questa è la vita, questi sono soldi veri. Sono veri, anche se sono targati vaticano. E se Bergoglio, come spesso dice, vuole usarli per far del bene, per supportare quelli meno fortunati, non può non preoccuparsi di gestire il tutto nel modo migliore possibille.

 

Ecco il documento di Bergoglio 

RESCRIPTUM EX AUDIENTIA SS.MI

Istruzione sull’amministrazione e gestione delle attività finanziarie della liquidità della Santa sede e delle istituzioni collegate con la Santa sede.

1) il Santo padre Francesco, nell’udienza concessa al segretario di Stato, il giorno 22 agosto, ha stabilito di emanare la presente istruzione sull’amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa sede e delle istituzioni collegate con essa.

2) il Santo padre ha disposto che esso abbia natura di interpretazione autentica delle disposizioni vigenti e abbia fermo e stabile vigore, nonostante qualsiasi cosa contraria anche se è precedente all Rescritto o specificatamente riferita a speciali cose.

3) L’articolo 219, paragrafo tre, della Costituzione Apostolica Predicate Evangelium, emanato il 19 marzo 2022, deve interpretarsi nel senso che l’attività di gestore patrimoniale e di depositario del patrimonio mobiliare della Santa sede e dell’istituzioni collegate con la Santa sede compete in via esclusiva all’Istituto per le opere di religione.

4) la Santa sede e le istituzioni collegate con la Santa sede che siano titolari di attività finanziaria e liquidità, in qualunque forma esse siano detenute, presso istituzioni finanziarie diverse dallo IOR devono informare lo IOR e trasferirle presso di esso appena possibile entro 30 giorni dal 1 settembre 2022.

5) esso entra in vigore immediatamente tramite pubblicazione sull’osservatore Romano. Eventuali atti adottati in precedenza in difformità devono essere resi conformi rispetto alle presenti istruzioni.

FRANCISCUS