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Deutsche Bank, trema il gigante tedesco: in fumo 3 mld di valore

Gli speculatori scommettono sulla fragilità dei conti dell’istituto.

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Tre miliardi di capitalizzazione, tre miliardi di valore persi nel giro di pochi giorni. La speculazione attacca la più grossa banca tedesca approfittando della sua fragilità.

Così i credit default swap (CDS) di Deutsche Bank – una forma di assicurazione per gli obbligazionisti – sono schizzati sopra i 220 punti base – il massimo dalla fine del 2018 – dai 142 pb di appena due giorni fa. Insomma il rischio DB sembra crescere sempre di più.

Ma cosa è sta succedendo e perchè proprio adesso?

Che il gigante tedesco non fosse in buona salute lo sapevano tutti, ma la gestione poco chiara dell’operazione sulle obbligazione AT1 (penalizzate a fronte delle azioni e degli azionisti) nel salvataggio di Credit Suisse ha aperto un varco agli speculatori che non hanno mancato di approfittarne.

L’innesco vero alle difficolta indotte verso DB è stato dettato dalla decisione di Deutsche Pfandbriefbank e Aareal bank, altre due piccole banche tedesche che ieri hanno annunciato di avere deciso di non rimborsare i titoli AT1 .

Le obbligazioni AT1 (Additional Tier One ) sono strumenti di debito finanziario emessi da una banca che hanno il rating di credito più basso per i titoli di debito. Tali bond sono perpetui, ossia sprovvisti di scadenza, e prevedono la possibilità di rimborso in ogni momento del capitale.

I venditori allo scoperto – evidenziano da  Reuters – hanno realizzato un profitto di oltre 100 milioni di dollari sulle scommesse cartacee contro le azioni Deutsche Bank nelle ultime due settimane.

Ortex, società che gestisce dati finanziari, ha affermato che l’interesse a breve, le scommesse per le azioni quotate in Europa e negli Stati Uniti di Deutsche Bank è raddoppiato proprio nel corso delle ultime due settimane in quel periodo a 360 milioni di dollari.

Ieri le azioni  di DB sono scese fino ad oltre il 15% per poi recuperare nel finale. I continui timori sulla salute delle banche globali hanno messo a dura prova la fiducia nei confronti della più grande banca tedesca. Le azioni di DB hanno perso il 24% di valore nelle ultime due settimane, a dimostrazione che le difficoltà per l’istituto tedesco erano già cominciate in concomitanza con quanto stava accadendo ad SVBank ed alle altre banche negli USA.

La Lagarde ieri ha ribadito quanto il sistema eropeo sia solido. Ma non basteranno certe dichiarazioni per fermare la speculazione.

Cosa decideranno le autorità finanziarie in questo fine settimana? Vedremo, ma la sensazione è che ci voglia un monito alla Draghi di qualche anno fa per frenare gli attacchi speculativi.

Leopoldo Gasbarro 25 marzo 2023

 

 

 

 

 

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