Banca

Dove investire in questo nuovo mondo futuro: la consulenza finanziaria e la consulenza comportamentale

Nel libro che Leopoldo Gasbarro ed io abbiamo pubblicato nel maggio 2021, il titolo RICCHI PER LA VITA indica che alludiamo ai rapporti tra comportamenti e investimenti sui tempi lunghi, quelli appunto della vita.

In due blog recenti Leopoldo ha descritto come il tema dell’immateriale e dell’intangibile, tema da me trattato a lungo nel libro (i miei sono i capitoli pari), avrà un forte impatto anche su tutti i servizi tradizionali forniti dalle banche. Non torno su questo punto argomentato in dettaglio e in modo convincente da Leopoldo. La conclusione è che le banche tradizionali, almeno nel loro complesso, sui tempi lunghi non sono una buona forma di investimento per i risparmiatori.

 

Che cosa resterà dei servizi forniti tradizionalmente dalle banche?

Le ricerche indicano che molte persone continueranno a preferire la conoscenza diretta delle persone a cui affidare i risparmi. La relazione e la fiducia si costruiscono con scambi diretti, con storie di vita, con l’ascolto e l’attenzione a ogni caso specifico, diverso da tutti gli altri. Come ricorda Stefanio Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum, in Italia oggi il mercato del risparmio è per l’85% appannaggio delle banche tradizionali e di Poste Italiane (cfr. WSItalia n°4, 2021, p. 20).

Solo il 15% è in mano alle reti dei consulenti finanziari. E’ plausibile attendersi che questa percentuale così ridotta sia destinata a crescere anche perché solo il contatto diretto e i profili “sartoriali” dei clienti permetteranno di erodere il persistere dannoso e resistente del “fai da te”. “Fai da te” che, purtroppo, ancor oggi prevale nella gestione dei 4.221 miliardi di euro che costituiscono la ricchezza finanziaria degli italiani.

Questi consulenti saranno sempre più dei consulenti comportamentali, dediti cioè alla ricchezza del cliente intesa in modo globale, non solo finanziaria, come abbiamo cercato di mostrare nel nostro libro. Questo tipo di consulenza resisterà, anzi sarà sempre più indispensabile. Il mero accrescimento del portafoglio finanziario verrà fatto dedicandosi ai nuovi e prosperi settori dell’immateriale (il mio primo articolo di questa serie, a fine marzo 2020, era proprio un invito a comprare il Nasdaq: nel libro con Leopoldo argomento in lungo e in largo il senso di tale invito).

Avremo quindi servizi finanziari sempre più immateriali e remoti. Al lato opposto, i contatti umani diretti che solo le reti possono offrire in modo personalizzato e sartoriale, individuo per individuo, come appunto i sarti di una volta. E’ curioso e forse paradossale: antico e futuro immateriale finiscono per toccarsi e convivere.

Il cardinale Nicola di Kues (Nicola Cusano), insigne teologo e filosofo del secolo XV, sosteneva il concetto apparentemente contraddittorio e certamente ossimorico della coincidentia oppositorum. Gli opposti finiscono per coincidere, come capita nel percorso lungo la circonferenza di un cerchio dove alla fine ci si incontra partendo da punti opposti.

Nel futuro si riuniranno nella finanza comportamentale due opposti: l’irrompere dell’immateriale, e quindi la crisi delle banche tradizionali, e l’affermarsi di quel mondo antico su cui è basata la fiducia tra due persone: il contatto diretto e l’approfondita conoscenza reciproca.

 

Paolo Legrenzi

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it
la grande bugia verde