OVAL è a fine corsa. Con una lettera firmata dalla founder Benedetta Arcese Luciani ne viene evidenziata lo stato di difficoltà economica e soprattutto la cessione a Guru Capital
“E’ con grande dispiacere che oggi siamo costretti…a mettere l’azienda in amministrazione controllata”….
Sono le prime righe della lettera che sancisce la fine di Oval, almeno dell’azienda che avevamo conosciuto fino a pochi giorni fa. La lettera che racconta delle difficoltà di cassa della fintech nata nel 2017, è firmata dalla founder Benedetta Arese Lucini.
La vendita degli asset è andata ad un fondo svizzero di private equity GURU Capital.
Oval era nata nel 2017 e nel 2018 era entrata a far parte della galassia Intesa integrata perfettamente nel progetto di Banca 5.
La chiusura anticipata del percorso imprenditoriale di OVAL impone riflessioni importanti per il sistema che, rischia di generare ulteriori colpi ad una fiducia che è già messa sotto pressione dal “tempo malato” che stiamo vivendo e che vede crescere sempre più la liquidità nei conti correnti e poco l’idea di progettare investimenti.
Ora la domanda principale è questa.
Cosa accadrà ad azionisti, obbligazionisti e risparmiatori?
Per gli ultimi la risposta è all’interno della lettera stessa che sottolinea come:
“Il risparmio che avete investito attraverso OVAL è e sarà sempre sicuro”.
Il documento spiega che i risparmi utilizzati attraverso la App OVAL sarebbero garantiti da Banca 5 ( di Intesa San Paolo), mentre quelli gestiti attraverso altri strumenti di investimento sarebbero sotto l’egida di Cirdan Capital.
Per azionisti ed obbligazionisti il discorso dovrebbe essere differente. Saranno i conti dell’amministrazione controllata a stabilire quanto resterà a disposizione di coloro che hanno investito direttamente sulla Fintech.