92.646. È un numero che all’apparenza non ci dice nulla di particolare. Può essere riferito agli spettatori di un concerto, ai voti raccolti da un candidato, alla vincita al Casinò e, perché no, ai km percorsi dalla nostra auto.
Eppure, se a questa grandezza associamo un altro valore, quello dei follower social, allora diventa semplice comprendere e dare un’unità di misura all’audience e alla partecipazione digitali che la scomparsa di Silvio Berlusconi ha generato in rete. Da lunedì mattina a oggi 16 giugno, due giorni dopo i funerali in Duomo, i quattro account social di Silvio Berlusconi hanno incrementato complessivamente i follower di 92.646 unità. La crescita più consistente è stata quella dell’account Instagram con 44.622 nuovi follower, poi a seguire c’è l’account di TikTok, aperto poco meno di un mese prima delle elezioni politiche di settembre e che conta adesso oltre 813 mila follower, che è cresciuto in solo quattro giorni di altri 36.500 follower. Poi, per completare il censimento ci sono con margini assoluti più contenuti, la fanpage Facebook che ha fatto registrare un incremento di 9.614 e, a chiudere la classifica, troviamo l’account Twitter con 1.910 nuovi follower.
Molto probabilmente, seppur più lenta, ancora nei prossimi giorni l’asticella della crescita continuerà a salire e a sommare nuovi follower toccando e superando anche la quota di 100.000.
Perché questo dato assume un valore simbolico non secondario per la comprensione di quanto Silvio Berlusconi fosse diventato in questi ultimi trent’anni consustanziale alla cultura antropologica degli italiani e, in particolare, quanto gli italiani lo considerassero una componente familiare delle loro quotidianità?
In tutti i 92.646 nuovi follower che dalla mattina di lunedì 12 giugno hanno deliberatamente scelto di iniziarne a seguire i canali social sanno molto bene che questi non pubblicheranno mai più un post, un video, un selfie o uno status. Eppure, nonostante questa certezza matematica, questo bagno di realtà che niente e nessuno potrà mai mutare, hanno emotivamente manifestato la loro vicinanza al Cavaliere cliccando il tasto “segui”.
Se il numero dei nuovi follower possono essere un’unità di misura della solidarietà digitale, invece, c’è un altro numero che può raccontare il valore della leadership berlusconiana: 152.734.000 sono invece il totale delle interazioni che hanno raccolto le tre keyword nominative, Silvio, Berlusconi e Silvio Berlusconi.
In poche parole, è il metro dello straordinario coinvolgimento generato in rete dopo che è stata ufficializzata la triste notizia della morte.
Un numero esorbitante di parlato che ci restituisce l’enorme popolarità del Cavaliere e il suo ruolo centrale nell’immaginario collettivo di almeno due generazioni di italiani. Un peso che non si assottiglierà rapidamente, ma che andrà avanti per molti anni ancora.
Domenico Giordano 16 /Giugno/ 20223