Parliamo ancora di bonus edilizi prima di passare all’attento esame della nuova Legge di Bilancio e delle sue sfaccettature.
Tra gli aspetti più rilevanti che del nuovo anno vi è quello dell’attestazione SOA per i lavori privati che beneficiano degli incentivi fiscali.
In particolare assisteremo ad una stretta piuttosto dura nei confronti del superbonus. Vediamo meglio di che si tratta.
OBBLIGHI PER I COSTRUTTORI. A partire dal 1° gennaio partiranno le nuove regole che impongono alle imprese costruttrici di dotarsi dell’attestazione SOA, certificazione tipicamente propria dei contratti pubblici, ora necessaria anche nel privato sotto certe condizioni.
Questa novità ha lo scopo di rendere più chiara la qualificazione delle imprese che eseguono delle opere di grandi dimensioni che fruiscono dei bonus edilizi. Lo strumento scelto appunto per evitare che alcuni soggetti si improvvisino costruttori è proprio la certificazione SOA rilasciata da un soggetto di diritto privato vigilato dall’Anac che, per le opere pubbliche è obbligatoria per lavori di importo superiore ai 150mila euro, mentre sarà obbligatoria per i lavori privati per opere di importo superiore a 516mila euro.
UNA SVOLTA RISPETTO AL PASSATO
E ora passiamo ai requisiti per il rilascio di tale documento. Una volta calcolato il valore complessivo degli interventi da eseguire, occorre verificare che si dispongano dei dovuti requisiti. Ti riepilogo i principali:
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- iscrizione al Registro delle Imprese e assenza di procedure concorsuali in atto;
- essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali;
- regolarità ai fini della normativa italiana sull’antimafia;
- regolarità del DURC;
- disporre della dovuta capacità economica, attrezzatura tecnica e adeguata forza lavoro.
Leggendo questo possiamo dunque supporre che un’impresa appena costituita non possa disporre di tutti questi requisiti. Tuttavia, ci sono ancora dei dubbi circa il periodo transitorio e su come tali regole verranno applicate ai contratti pubblici.
L’obbligo di disporre dell’attestazione parte dallo scorso 21 maggio 2022, a cui seguono altre due date fondamentali: il 1° gennaio e il 1° luglio 2023. Seguendo la linea dell’ANCE, qualora i lavori si concludano entro il 31 dicembre le imprese esecutrici non dovranno dare dimostrazione del possesso di alcuna delle condizioni poste sopra.
Oltre questa data le imprese esecutrici dovranno presentare l’attestazione SOA o comunque dimostrare l’avvenuta sottoscrizione di un contratto con una SOA.
Fabiola Pietrella, 30 dicembre 2022