Bonus 110%

Superbonus al 90% e “quoziente familiare”. Tutte le indicazioni operative del 110%

Proviamo un attimo a fare chiarezza con le ultime notizie che ci sono state comunicate .Ieri ti ho parlato del triste esito che avrà il superbonus DOPO IL 25 NOVEMBRE

Entro tale data andrà effettuata la comunicazione della CILAS ma prima, i condomini dovranno aver già disposto il consenso ai lavori.

Il Governo in questo modo vuole salvaguardare imprese e contribuenti che sono ad un passo per usufruire del maxi sconto dall’inizio dei lavori. A queste rimangono solamente poche ore di tempo. Sarà quasi impossibile riuscire a disporre i lavori entro l’entrata in vigore del decreto e ancora meno facile sarà presentare la CILAS entro i termini.

UNA MISSION IMPOSSIBLE per riuscire ad usufruire del 110% per gli interventi di messa in sicurezza e per la riqualificazione energetica degli edifici.

 

La difficile scelta di abbassare l’aliquota del superbonus al 90%, prevede un risparmio non indifferente che consentirà di fare due cose:

  • il prolungamento del 110% per le villette fino al 31 Marzo per chi ha conseguito il 30% dei lavori entro il 30 Settembre;
  • la riapertura di nuovi interventi per i singoli proprietari sulle unità unifamiliari (anche se a determinate condizioni).

Punti che forse aiuteranno a ristabilire un equilibrio per continuare ad usufruire del bonus ancora per un po’.

La riduzione del Superbonus dal 110% al 90% a partire dal 2023, prevista dal decreto aiuti quater, farà risparmiare allo Stato 4,5 miliardi di euro.

Il Superbonus (ma al 90%) viene inoltre confermato per le villette delle famiglie con un reddito complessivo sotto i 15mila euro (calcolato in base al numero dei componenti familiari), per ristrutturare la propria abitazione principale.   

Ma vediamo come si calcola il reddito complessivo familiare. Leggendo il nuovo decreto si fa riferimento al quoziente familiare, una formula che si basa sulla somma dei redditi complessivi posseduti dal nucleo familiare del richiedente nell’anno precedente, diviso uno specifico quoziente che varia a seconda dei componenti (richiedente, coniuge e familiari conviventi).

Tale quoziente viene calcolato sommando al singolo contribuente il valore 1 nel caso, questo sia in un nucleo composto con un’altra persona (coniuge, convivente o soggetto unito da unione civile che sia).

Dopodiché il divisore è aumentato di 0,5 qualora nel nucleo vi sia un’altra persona diversa dal convivente, 1 se sono presenti due familiari e 2 se sono tre o più.

Per farti un esempio che ti aiuti a comprendere meglio il funzionamento di tale meccanismo ipotizziamo un esempio:

un contribuente registra un reddito pari a € 50.000 e vive con un partner e 4 figli. Se facciamo un rapido calcolo del quoziente a denominatore otterremo il numero 4. Dunque

€ 50.000/4 = €12.500 il risultato ottenuto rappresenta il valore ai fini dell’accesso al bonus edilizio.

Lo stesso meccanismo verrà applicato anche agli interventi trainati eseguiti negli appartamenti di un condominio. Questa cosa lascia un po’ sbalorditi, ma sembra essere così!

 

Fabiola Pietrella  23 novembre 2022