Al di là delle cortine fumogene erette per mascherare il reale livello della crisi, la verità è una sola: dal Canale di Suez non si passa più. E anche le voci su salvacondotti che i ribelli Houthi garantirebbero alle navi amiche, in particolare a quelle cinesi, si stanno rivelando infondate. L’unica porta aperta sul Mediterraneo è rimasta Gibilterra.
A testimoniarlo sono tutti i nuovi itinerari che le grandi compagnie di trasporto container hanno fissato per le loro navi, a partire proprio dalla Cosco, la compagnia nazionale della Repubblica popolare cinese che in un Mediterraneo, trasformato in una sorta di grande lago, entra ed esce solo attraverso lo Stretto di Gibilterra.
L’eccezione delle navi della libanese-francese Cma Cgm
A dire il vero un’eccezione c’è: è la compagnia francese (o quasi francese) Cma Cgm il cui timone è saldamente in mano alla famiglia libanese Saade, che continua, evidentemente con garanzie precise da parte dei ribelli dello Yemen, a far transitare le sue navi attraverso Suez e a evitare quella lunga circumnavigazione dell’Africa che affrontano tutti i concorrenti.
Ma torniamo alla Cosco. Le sue grandi navi in grado di trasportare 20.000 container teu, in provenienza dall’Estremo Oriente, non transitano più attraverso il Canale di Suez, bensì da Gibilterra. Dopo aver fatto scalo nel grande porto di transhipment dei container, fanno rotta diretta sul Pireo (unico grande porto europeo sotto diretto controllo cinese); qui sbarcano e imbarcano gran parte dei container trasportati, quindi risalgono il Tirreno Adriatico fuori gioco) e fanno scalo a La Spezia, Genova, Marsiglia e Valencia per poi uscire nuovamente dalle Colonne d’Ercole. Per molte navi Cosco provenienti dall’Estremo Oriente il capolinea in Medio Oriente sembra essere diventato il porto di Gibuti, dove vengono effettuati i trasbordi per altre destinazioni.
Una nuova normalità senza Suez
La cancellazione del Canale di Suez è diventata la nuova normalità e almeno sino a fine anno – secondo anche i programmi dei cinesi di Cosco – resterà tale. Gibilterra è diventata a tutti gli effetti l’unica porta del Mediterraneo e anche Ocean Alliance effettua lo stesso itinerario solo in direzione opposta, ovvero scala prima Valencia, Marsiglia, Genova e La Spezia per poi convogliare gran parte del carico delle sue navi sul Pireo. Di Ocean Alliance fra parte, oltre a Cosco, anche la Cma-Cgm che (grazie alla guida affidata alla famiglia libanese Saade) sembra godere sul mare di un trattamento di favore dei guerriglieri islamici Houthi. Quasi una perifrasi in chiave marittima delle recenti elezioni francesi.
Non a caso Cma-Cgm che è uno dei rari operatori non solo a continuare a usare Suez ma anche a risalire l’Adriatico, con un servizio dedicato sul quale impiega portacontainer da 12.000 teu provenienti dal Mar Rosso.