Un piccolo centro ai margini del Mondo può diventare una sorta di centro del Mondo? Un piccol territorio ai margini del Mondo. A Castel di Sangro sembra sia possibile. Accade un pò quello che Paolo Cohelo evidenzia ne il suo “Cammino di Santiago” : “quando desideri qualcosa tutto il Mondo fa in modo da agevolare il tuo desiderio”.
Castel di Sangro è così. C’è chi desidera che diventi il centro del Mondo ed il Mondo lavora perchè ciò accada, senza che nessuno, se non arrivando dall’esterno, se ne accorga.
Ma vediamo perchè:
La vocazione che non ti aspetti: Quattro campi da calcio regolamentari e cinque da calcetto; sei campi da basket; 19 da tennis; tre campi da Padel; uno da beach volley. Un palazzo dello sport talmente polifunzionale da contenere spesso anche spettacoli e concerti. E ancora; due campi da pallavolo, E poi un lago per la pescasportiva (più campi di gara strutturati lungo il corso dei fiumi). Un secondo bacino artificiale su cui è possibile fare canoa e sci d’acqua. In chiave motori il campo da cross a 40 cancelletti consente lo svolgimento di gare regolamentari. E poi un poligono di tiro a 10 corsie e, in fase di realizzazione un campo prova da golf. Nel pieno centro abitato è in costruzione la piscina comunale, la piscina che ospiterà anche gare importanti a livello nazionale ed internazionale. La stragrande maggioranza degli impianti sono concentrati in un’area dotata di strutture ricettive e ricreative, servite da piste ciclabili (25 km) urbane ed extra urbane. E d’inverno c’è da aggiungere le piste da sci
Questa è Castel di Sangro. Anzi lo è solo in parte. Certo non stiamo parlando degli impianti sportivi di una città come Roma o Milano, nè di quelli di un grosso campus universitario. La lunga lista di strutture sportive con le quali ho aperto il mio articolo di oggi è concentrata su un’area molto piccola, un’area che spicca come il fiore all’occhiello di un’intero centro urbano.
Strutture sportive tanto all’avanguardia da attrarre l’oro di Napoli. La squadra di Aurelio de Laurentiis è già da tre anni che svolge la parte finale del ritiro precampionato proprio nella cittadina abruzzese che, oltretutto, vanta strutture ricettive di primissimo livello. Oltretutto se Castel di Sangro ha vocazione sportiva sono proprio i centri degli altipiani a concentrare le migliori soluzioni alberghiere. Come l’ Acqua Montis Resort di Rivisondoli, l’hotel diventato per due settimane “Casa Napoli”. Ma naturalmente non si possono dimenticare le eccellenze proprio a ridosso degli impianti sportivi di Castel di Sangro: Lo Sport Village, il Don Luis e l’Hotel Natura. E più in centro lo “storico Albergo Corradetti”
Così, non è un caso che spesso la Nazionale Femminile o l’Under 21 Maschile giochino partite anche importanti al Patini. Lo stadio fu costruito quando l’attuale Presidente della Federlcalcio, Gabriele Gravina, vestiva i galloni del massimo dirigente di quel Castel di Sangro calcio che approdò, rimanendovi per due stagioni, fino al campionato di Serie B. Un epopea straordinaria con i giallorossi che rischiarono anche di eliminare, in un rocambolesco quarto di finale, l’Inter di Ronaldo e Bergomi dalla Coppa Italia. Prima dell’Inter Il Castel di Sangro eliminò anche la Fiorrentina di Batistuta.
Ma Castel di sangro è anche gastronomia. Niko Romito, il suo Reale, le sue tre stelle, il suo essere famoso ormai in tutto il mondo attira nel piccolo centro abruzzese presenze di prestigio e tantissimi appassionati di cucina. Ma la presenza dello chef di Apparentemente Semplice sta avendo un “merito di trascinamento”. I miei amici Ivano e Patrizia del Boscaiolo, ad esempio, rappresentano un approdo immancabile, così come il Cortile di Giandomenico o Le Grille di Roberto. Ma anche tutti gli altri continuano il loro percorso e processo di crescita. Non potrei dimenticare lo straordinario “Giocondo”. E neanche l’amico Attilio e “La Rua”, il risorante in cui una notte di inverno di 35 anni fa ho trovato in Antonio Corbo il mio maestro di giornalismo. Attenzione anche ai giovani emergenti di “Materia Prima” , “Beccaccino” (a Castel di Sangro) e “Chichibio” (Roccaraso), tutti di scuola “Romito”, tutti già in possesso di una forte identità gastronomca.
Insomma a Castel di Sangro nella zona degli altpiani sangrini si mangia bene, si vive bene, si fa sport ad altissimi livelli o si assite alle prestazioni di atleti prestigiosi. Una sosta è obbligatoria alle Dolci Tradizioni i mostaccioli che produce sono unicità tipiche.
E poi c’è l’aria buona, le passeggiate a cavallo sulle pianure di Roccaraso, i negozi di abbigliamento ed i centri commerciali. E poi le gelaterie, i bar, i bistrò , le pizzerie, le enoteche, le paninoteche. E per quelli che amano divertirsi all’aria aperta c’è anche il Parco Avventura.
Ma Castel di Sangro è anche cultura con siti storici unici: mura ciclopiche, ruderi medioevali, ed un convento il cui architrave principale racchiude una scritta unca nel su genere, una scritta gemella a quella presente in uno dei luoghi più esoterici del Mondo: la chiesa di Rennes Le Chateau. Per chi non la conoscesse quella di Rennes Le Chateau è la chiesa simbolo dell’esoterismo legato al Santo Graal, alla storia dei Templari e di Jack Le Molay, il loro capo. Ma è soprattutto la storia di Maria Maddalena e di Berenguer Sauniere, l’abate della chiesa tra le più frequentate d’Europa.
E’ Mario Rainaldi che me lo fa notare. Lui cura il museo lo valorizza, ci costruisce attività ed eventi. Cosa ci fa una scritta che fa riferimento a Maria Maddalena nel convento di Castel di Sangro? Chi è passato e quando e magari anche perchè, da queste parti ed ha avuto la voglia di lasciare un segno tanto importante a Castel di Sangro?
Magari un giorno scopriremo anche questo.
Ma questa è una zona che non delega anche gli aspetti culturali, quelli con la C maiuscola. L’estate a Roccaraso ne è un esempio portante. Rossella Valentini, supportata da Francesco Di Donato, sindaco di Roccaraso, costruisce da anni un cartellone straordinario di presentazioni di libri con autori di tutto prestigio.
Ma, intanto, non è un caso che: dopo anni di investimenti e di politiche orientate alla crescita selezionata anche dei turisti, Castel di Sangro spunti, sull’Economia del Corriere della Sera, come uno dei posti di Montagna dove converebbe comperare casa.
E non solo per l’aria buona.
ATTENZIONE. Magari qualcuno, sapendo che sono cresciuto a Castel di Sangro penserà che sia di parte, che voglia tirare l’acqua al mulino della mia città di adozione e crescita, quella cui devo dire grazie, perchè è da lì che sono partito prima di essere ed arrivare dove sono ora..
Non ci sarebbe nulla di male a prescindere. Ma da giornalista farei comunque più fatica a cercare e trovare la notizia. Ed invece di nostizie ce ne sono tante.
Ma in realtà la notizia vera è che tutto questo esiste davvero. E’ sotto gli occhi di tutti che le politiche utilizzate dal sindaco Angelo Caruso ( lui è anche presidente della Provincia de L’Aquila) stanno funzionando. Sono scelte senza colore politico, ma dettate dall’intelligneza e da una visione nuova.
I turisti sono sempre meno da mordi e fuggi e la cittadina dei santi Cosma e Damiano vive un’alba estremamente interessante, ma soprattutto rappresenta un chiaro messaggio per chi volesse seguirne le impronte.
Certo che potrei essere di parte. Ma non è una parte che faccio fatica ad osservare, capire, descrivere e raccontare. Castel di Sangro è il centro di un compresorio…ma è il comprensorio che andrebbe valorizzato sempre di più. Un’unica città a vocazioni differenti e ad offerta straordinaria. Con la bomboniera Pescocostanzo a raccontare storie segrete di artigiani del tombolo.
Certo che potrei essere di parte, E’ vero, lo sono. Voglio bene a questo posto ed alla sua gente. Ci sono cresciuto, ne ho assorbito il dinamismo, la praticità, i valori. Poi ho fatto la mia strada, Castel di Sangro la sua. Ma ritrovarsi è un attimo. E ritrovarsi in un attimo rappresenta un atto di magia che oggi ho voluto raccontarvi così.
Insomma, ci sono tutte le motivazioni per fare di questa zona non solo il centro delle vostre vacanze estive o invernali ma anche il posto in cui pensare e immaginare un giorno di fermarsi e non ripartire, tanto c’è tutto ciò che serve per star bene. Anche una serie di event unici nel loro genere per capacità realizzative e qualità tecniche ed il cui il Deus ex Machina è Vincenzo Cannatelli
14 agosto 2022 Leopoldo Gasbarro