C’è bisogno di trasparenza e formazione finanziaria

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Solitamente quando andiamo al mercato a fare la spesa ciò che salta immediatamente all’occhio e quindi richiama la nostra attenzione sono due fattori importanti: la merce esposta e il cartellino del prezzo che comprende inevitabilmente la quantità relativa, oltre all’intraprendenza più o meno efficace dei singoli operatori commerciali che attragga la nostra attenzione.

Generalmente quindi abbiamo gli elementi essenziali (qualità del prodotto offerto e relativo costo) per fare le nostre opportune valutazioni, confrontandole peraltro con la concorrenza presente sulla piazza dove si svolge l’attività mercantile.

Influisce pure sulla scelta, sovente, pure altri elementi, quali il servizio (rapido, efficiente), la pronta ed esaustiva informativa su eventuale richiesta di chiarimenti, la pronta nostra valutazione sull’attendibilità e valenza delle informazioni ricevute, oltre naturalmente all’empatia profusa che si instaura normalmente.

Tutto questo avviene spontaneamente e senza particolari formalità in quanto ambedue gli attori, venditore ed acquirente/consumatori, sono a conoscenza delle reciproche esigenze. Il primo vendere il prodotto al prezzo che ritiene più conveniente sulla scorta del momento, il secondo invece provvedere all’acquisto per il giusto soddisfacimento dei propri bisogni.

Ora se questo quadro lo catapultiamo sul Mercato finanziario ci rendiamo immediatamente consapevoli che nella generalità dei casi, ancor oggi, non avviene per oggettive manchevolezze da ambo le parti.

Quali sono le discrepanze più evidenti che abitualmente rileviamo?

Innanzitutto quando andiamo al mercato, siamo noi acquirenti che scegliamo il sito, mentre non sempre siamo noi a scegliere l’offerente di prodotti finanziari e quindi possiamo avere inevitabilmente una ristretta offerta delle opportunità.

Poi entrano in gioco i due fattori importanti: merce e prezzo. E qui entrano in ballo la formazione. Come possiamo noi valutare con cognizione di causa il reale valore della merce da acquisire (in questo caso il servizio finanziario e relativi prodotti) se non disponiamo di una giusta e basilare formazione finanziaria? A questo punto la trasparenza tanto invocata dalle Autorità preposte alla salvaguardia del mercato finanziario a tutela dei Risparmiatori, quale importanza o valenza può avere se l’acquirente, al di là della mera informativa obbligatoria ricevuta, non riesce ad dare una giusta interpretazione? 

Viene spontanea la seguente domanda: per mancanza di preparazione nella materia specifica o per un insieme di circostanze quali una sudditanza psicologica, una ingiustificata fiducia riposta nel proponente, una incapacità di sviscerare la materia sia parte del Risparmiatore di porre le giuste argomentazioni che da parte del Proponente di rendere semplici argomenti complessi?

Va da se, quindi che nella seconda fattispecie, il consumatore/acquirente/risparmiatore si trova, e specifico genericamente, in una posizione completamente diversa da quella evidenziata all’inizio. E’ probabile quindi che, in siffatta situazione, forse anche per esperienze dirette o indirette non del tutto soddisfacenti, il Risparmiatore si chiuda a riccio ed eviti il mondo della Consulenza finanziaria, a priori, e si limiti, trincerandosi su motivazioni perniciose (momento difficile, situazione politica instabile, futuro incerto, ecc) a limitarsi a detenere le proprie risorse finanziarie liquide nei conti correnti bancari in attesa di quali eventi (Aspettando Godot!!!).

 

Quale morale possiamo quindi sintetizzare in tutto ciò?

Che il mercato finanziario, nonostante tutti i progressi presenta ancora notevoli lacune, tra le quali le più importanti quel salto di qualità che le permetta di acquisire maggior prestigio. Tale requisito è fondamentale in un settore tanto delicato e si acquisisce giorno dopo giorno, con una presenza sistematica nell’informativa al Mercato, nella corretta e puntuale formazione e specializzazione degli attori oltre ad uno stimolo costante rivolto ai Risparmiatori per una maggiore consapevolezza delle opportunità che il Mercato Finanziario può offrire.

Ecco che allora il Risparmiatore, usufruendo di una informativa ampia ed articolata, precisa e dettagliata, avrà elementi sufficienti per una disamina delle problematiche ed approntare decisioni consapevoli, oltre a valutare compiutamente ed appropriatamente la Consulenza ricevuta.

Luigi Sabbadin

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