E’ possibile capire la Finanza?
Come nasce e si diffonde il sapere?
PORSI LE DOMANDE.
La domanda che si pongono molte persone all’atto di investire il proprio denaro è se quello sia il momento giusto, il più profittevole, per cominciare a farlo. Si definisce, in gergo, market timing (tempistica di mercato) ed è argomento più che dibattuto tra gli investitori che operano in ottica speculativa (i cosiddetti traders). Ma non solo.
Capita di sentirsi porre questo genere di domanda anche da parte di risparmiatori esordienti nel mondo della consulenza o al debutto di una pianificazione finanziaria. Sta di fatto che, tanto nel primo ambito quanto nel secondo, chiunque parta dall’idea di attendere il momento giusto per entrare nei mercati, rischia di rincorrerlo all’infinito o sarà destinato all’immobilismo assoluto, in quanto tanto per chiarire, il cosiddetto “punto di minimo” mai si può conoscere, a priori.
Anche il consulente finanziario, dal canto suo, dovrebbe porsi delle domande.
Nel proporre il servizio di consulenza finanziaria, l’esperto, dovrebbe chiedersi che cosa il pubblico dei risparmiatori riesca, in concreto, a percepire dei concetti di base della pianificazione finanziaria e fino a che punto. E fare tutto il possibile per semplificare le conversazioni.
Poiché tecnico, infatti, dovrebbe allenarsi a ribaltare il punto di osservazione e sforzarsi di snellire il linguaggio specialistico che, se lasciato ai propri tecnicismi, finirebbe per escludere più che agevolare la comprensione e la partecipazione dell’altro.
La condivisione è, infatti, il baricentro di relazioni professionali solide e di pianificazioni finanziarie di successo e, pertanto, l’educazione finanziaria, se intesa come parte integrante dei servizi offerti dai professionisti, può fare da incredibile supporto.
Credo che il consulente finanziario rivesta, infatti, un ruolo fondamentale in tal senso e che ponendosi come “educatore” possa accorciare le distanze tra uno degli universi più complessi da spiegare, quello degli investimenti, e il mondo degli investitori.
E’ un cammino lungo ed è appena solo cominciato. Ma c’è anche tutto il Futuro.
TROVARE LE RISPOSTE.
“Imparare la Finanza” significa, per esempio, capire che il tempo è uno degli elementi più efficaci e di successo per la buona riuscita di un piano finanziario; significa anche metabolizzare che la volatilità è parte integrante degli andamenti finanziari e accettare che quando c’è fibrillazione sui mercati l’unico modo per superarla è attraversarla, mantenendo i giusti comportamenti, tenendo ferma la rotta tracciata e imparando a gestire le proprie emozioni.
Che cosa rispondo, allora, al millennial, rappresentante della generazione Y, quando mi chiede quale sia il momento migliore per cominciare a investire?
Io gli rispondo che è meglio iniziare prima possibile !
Perché Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa’. Ma Il secondo momento migliore è ADESSO. [Confucio]
LA LEZIONE DEL TEMPO.
Non è QUANDO investire, ma per QUANTO tempo rimanere investito, LA domanda…
Ragionare di quanto tempo concedere ai propri investimenti per crescere e ai propri piani finanziari di centrare gli obiettivi stabiliti è, infatti, ciò che consente di fare di ogni momento, quello giusto per cominciare e di ogni piano finanziario un progetto di risparmio correttamente “orientato”.
La durata e la permanenza nel mercato sono quindi la risposta che l’educazione finanziaria ci mette a disposizione prima che sia l’esperienza stessa a farlo. Educare alla finanza aiuta a capire che una pianificazione finanziaria funziona quando è calibrata sulle giuste misure di tempo e di rischio di chi la voglia sottoscrivere, se è ben diversificata in base ai bisogni effettivi e se incamera un rischio pari a quello soggettivamente tollerabile e aspira a un rendimento in linea con quello personalmente accettabile. In una sola parola se é personalizzata.
PRIMA SEMINA, POI RACCOGLI.
Ottobre è il mese dell’anno dedicato proprio all’educazione finanziaria. E’ anche il mese della Vendemmia. Non è un caso che la cultura sia strettamente legata alla coltivazione con la quale condivide, appunto, la radice etimologica: cultura viene da colĕre che significa, infatti, “coltivare”.
A ben vedere mi sembra che per il mondo degli investimenti valgano principi del tutto simili a quelli necessari alla natura per trasformare le piante di vite prima in grappoli d’uva, e poi in vino.
Tant’è che non è possibile cogliere frutti maturi così come non è possibile ottenere buoni profitti se non prima che il tempo stanziato come necessario e sufficiente al buon funzionamento di ognuno dei cicli, naturale e finanziario, abbia lavorato per noi e per riconsegnarci i rispettivi raccolti.
Seminare principi di buona educazione finanziaria fa maturare consapevolezze sempre più chiare e condivisioni sempre più ampie. E frutti migliori.
E’ un terreno ancora giovane, penserete, ma è fertile come non lo è mai stato prima d’ora.
Il Futuro è una cosa semplice.
Francesca Lauro