Hodlnaut, è piccolo, ma fa rumore. Si tratta di un prestatore di criptovalute attivo in Asia. Ha bloccato i prelievi dei clienti, diventando l’ultima azienda nel settore degli asset digitali a subire il recente crollo dei prezzi dei token.
L’annuncio ieri. La società ha “fermato prelievi, scambi di token e depositi con effetto immediato” a causa delle “recenti condizioni di mercato”. Hodlnaut ha anche affermato di aver ritirato la sua domanda di licenza con la banca centrale di Singapore. La società, con attività a Singapore e Hong Kong, ha preso la decisione di concentrarsi sulla “stabilizzazione della liquidità e sulla conservazione degli asset”, si legge nella nota.
Lanciato nel 2019, Hodlnaut ha consentito agli investitori di guadagnare interessi sulle loro criptovalute prestando i loro token. Si unisce a molte altre società di criptovalute, tra cui Celsius Network, nel sospendere i prelievi, lasciando i depositanti scioccati, sottolineando al contempo i rischi associati al prestito di token virtuali.
Attore relativamente piccolo a livello globale, Hodlnaut ha dichiarato a febbraio di avere più di 100 milioni di dollari di fondi dei clienti su oltre 1.000 utenti, rispetto al milione dell’anno prima.
Il crollo delle criptovalute
Hodlnaut è una delle numerose società cripto asiatiche ad essere stata colpita dal crollo delle criptovalute, che ha cancellato 2 trilioni di dollari dal mercato degli asset digitali dal suo picco. Le aziende che hanno sospeso i prelievi negli ultimi due mesi includono i prestatori Babel e Vauld, insieme alla piattaforma di trading Zipmex. Quest’ultimo da allora ha parzialmente scongelato alcuni fondi dei clienti.
Insomma il settore delle cripto sta vivendo il suo momento peggiore e la situazione di scarso, o tatale, controllo si sta ritorcedo contro i piccoli ed anche i grandi sottoscrittori. Staremo a vedere…