Criptovalute

Tecnologia, cosa hanno in comune il Papa e Achille Lauro?

I miracoli della tecnologia

Criptovalute

Le vie della blockchain sono infinite, non solo criptovalute e rendimenti, non solo intrattenimento ma potenzialità e necessità di rivoluzionare un mondo, anzi, il mondo per il benessere socio economico, per le persone che hanno bisogno di noi, un mondo più inclusivo che non lascia indietro nessuno, un mondo che ci aiuta ad aiutare.

Se c’è un ambito, più della finanza, che in questo momento necessita più di ogni altro di fiducia è quello della beneficenza che ha bisogno della collaborazione di tutti noi. A causa delle numerose truffe a spese delle persone generose, il mondo della beneficenza ha riscontrato un gravissimo calo.

La domanda che tanti ormai si pongono è dove andranno a finire quei soldi destinati a persone bisognose. E se ti bastasse un semplice click e la possibilità di garantirti la sicurezza e la tracciabilità di sapere che la tua donazione vada a chi desideri, la faresti?

Ecco che anche stavolta la tecnologia crea un mondo virtuoso grazie anche al fenomeno degli NFT (Non Fungible Token) ovvero un tipo di “contratto” basato sulla blockchain con cui è possibile verificare la proprietà di un oggetto digitale. Un ambito che solo nella prima metà del 2021 ha prodotto un volume di vendite stimato di 2,5 miliardi di dollari, pensate che, per capire il livello di crescita esponenziale e di importanza, era di 13,7 milioni di dollari nello stesso periodo l’anno scorso.

Ricerche indicano che son stati donati l’anno scorso oltre 300 milioni di dollari di criptovalute. Proprio così, le donazioni digitali di criptovaluta e token non fungibili (NFT) sono ora la nuova frontiera di donazione in più rapida crescita a enti di beneficenza in tutto il mondo. I NFT viaggiano come i bitcoin sulla blockchain ma con la differenza che rappresentano pezzi unici, impossibili da replicare, possono essere scambiati tra gli utenti e circolare sulla piattaforma di blockchain che memorizzerà ogni successivo passaggio.

In altre parole, lo smart-contract sotteso all’NFT conserva al suo interno traccia dei passaggi, consentendo di ripercorrere a ritroso la catena dei trasferimenti, in questo modo risalendo al primo proprietario dell’NFT risolvendo così il dilemma di dove andranno i nostri soldi e abbattere la paura di donare.

Un esempio molto significativo dell’utilizzo della blockchain in questo settore è quello di St. Mungo’s, un ente benefico per persone senzatetto a Londra. In collaborazione con una piattaforma blockchain chiamata Alice ha lanciato una raccolta fondi con l’obiettivo di raccogliere $66.000 per aiutare 15 persone senzatetto con un progetto a lungo termine per ricostruire le loro vite. Qui, i donatori potevano tenere traccia di come stavano progredendo i beneficiari, con i progressi degli enti di beneficenza verificati in modo indipendente da un’autorità locale.

Come e con chi si può donare tramite la blockchain? In Italia abbiamo importanti esempi, vediamone alcuni.

Ethicare

Ethicare è la prima piattaforma di raccolta fondi per donare prestazioni sanitarie basata su blockchain che con l’obiettivo di mettere in contatto Donatori, Medici e persone che non possono affrontare i costi di una cura o prestazione sanitaria.

La particolarità di questa piattaforma oltre quelle peculiari della blockchain, ovvero la decentralizzazione e autonomia, è quella di eliminare ogni forma di intermediazione e garantire alla campagna solidale maggiori standard di fiducia e responsabilità da parte di tutte le parti (chi ha bisogno di cure mediche, medici e strutture sanitarie e chi vuole donare). Ethicare è uno strumento che può essere applicato non solo alla raccolta fondi per le singole prestazioni sanitarie, ma anche per finanziare un progetto più ampio (es. allestimento ospedale da campo, acquisto attrezzature mediche ecc.).

In Italia oggi oltre 4 milioni di persone hanno rinunciato alle cure mediche per motivi economici e, anche a causa degli effetti della pandemia da Covid-19, circa 32,8 milioni si sono visti rimandare, se non addirittura annullare, visite mediche, esami o interventi sanitari in programma nel 2020 (fonte mUp Research e Norstat).

 

TrustMeUp

La startup nasce nel 2019 da un’idea di Carlo Carmine e Angelo Fasola, esperti di blockchain e di supporters trust partendo dall’idea di combinare il settore, quello dell’ecommerce, che sta vivendo uno dei più alti tassi di espansione (nel 2021 gli acquisti online son valsi 39,4 miliardi di euro , +21% rispetto al 2020) e quello del settore no profit che sta subendo una forte perdita (secondol’Isituto italiano della donazione nel 2021 si è registrato un calo delle donazioni per il 43% delle non profit) per creare una sinergia positiva

Alla base dell’idea di TrustMeUp c’è l’ipotesi che ogni acquirente possa trasformarsi in un donatore, aumentando così l’importo che ognuno dedica al sociale. In questo modo le associazioni Non Profit di tutto il mondo possono incontrare donatori e sostenitori, per condividere obiettivi e progetti da realizzare insieme in modo estremamente semplice e veloce. 

TrustMeUp offre un sistema trasparente e incentivante per il sostegno alle iniziative filantropiche, sociali e sportive. In buona sostanza le associazioni no profit hanno la possibilità di lanciare i loro progetti sulla piattaforma, mentre fans e donatori possono scegliere quale causa sostenere donando online. 

In pratica, i consumatori che acquistano nei negozi online presenti nella piattaforma, possono, da un lato, devolvere in beneficenza una parte dell’importo speso (mediamente il 15%) all’associazione prescelta in fase d’acquisto, secondo un modello definito “DonaComprando”; dall’altro lato, il modello “Dona Ricevi Compra”  permette di effettuare una donazione, per qualsiasi importo, a favore dell’ente non profit “preferito”, per ciascuna donazione è previsto un rimborso del 100% in Passions Coin, veri e propri token digitali spendibili presso attività commerciali affiliate in tutto il mondo, sia fisiche che online.

A ulteriore beneficio dell’utente, e a dimostrazione della trasparenza e tracciabilità dello strumento, TrustMeUp emetterà per conto dell’ associazione non profit cui è stata fatta la donazione una ricevuta fiscale valida ai fini delle detrazioni fiscali, garantendo un cashback del 5% in media della cifra spesa. L’idea degli sviluppatori è quella di aprire una nuova frontiera verso uno shopping socialmente responsabile e di solidarietà.

 

Il santo Papa diventa artista per beneficenza

Anche il Papa in persona ha creato la sua prima collezione di opere d’arte registrate in NFT. La collezione, intitolata “Scholas Occurrentes”, visibile ed acquistabile dal sito Akoinnft, si compone dei pezzi: “A beautiful move”, “Soy humano” e “Life is beautiful”.

Sebbene ritraggano delle opere calligrafiche, gli NFT all’asta contengono il video della realizzazione delle stesse e non l’opera in sé. Ogni video è disponibile in 20 pezzi, al prezzo di partenza di 750 $. I proventi della vendita della collezione in NFT firmata da Papa Francesco saranno indirizzati alla Fondazione Scholas Occurrentes, ente di beneficenza globale fondato dallo stesso Papa che riunisce arte, sport e tecnologia al fine di promuovere la cultura attraverso l’istruzione e l’educazione.

 

I sentimenti di Achille Lauro

Che suono ha la felicità e passione? Un evento mai visto prima quello che si svolgerà il prossimo martedì 7 dicembre 2021 al Teatro degli Arcimboldi di Milano in cui Achille Lauro accompagnato dall’Orchestra della Magna Grecia sarà in concerto. Durante l’evento per la prima volta al mondo gli spettatori assisteranno in diretta alla creazione di un’opera NFT unica ed esclusiva che riprodurrà il battito cardiaco e le emozioni provate dall’artista durante l’esibizione, rilevate grazie a sensori e strumentazione hi-tech applicati su tutto il suo corpo durante l’evento.

Un vero e proprio quadro digitale unico al mondo che sarà messo all’asta, insieme ad una serie di altri NFT da collezione legati alle canzoni più note dell’artista, su Crypto.com, una delle piattaforme più popolari del settore. I ricavi dell’asta andranno a supporto del reparto di cardiologia infantile del Policlinico San Donato.

Achille Lauro ha fatto il suo grande esordio nel mondo degli NFT quest’anno accompagnato da Gian Luca Comandini, autorità in materia di blockchain e membro della task force governativa di esperti scelta dal Ministero dello Sviluppo Economico per delineare la strategia nazionale in questo ambito, che dichiara:

“Gli NFT e la blockchain sono i trend tecnologici e artistici del momento: tutti vogliono salire a bordo del treno, noi vogliamo guidarlo. Con Achille Lauro dovevamo ideare qualcosa di unico e disruptive come lui. Ancora una volta, con Acta Fintech abbiamo immaginato il futuro e l’abbiamo realizzato per primi. Poterlo fare al fianco di Achille Lauro è un onore unico e la riconferma finale del livello di diffusione che la blockchain sta raggiungendo in tutti i settori. Ci sarà da divertirsi.”

 

Piattaforme online

La digitalizzazione può creare un nuovo mondo. Tramite le raccolte fondi online, per esempio, che possono essere particolarmente efficaci. Stando a una ricerca, il 57% delle persone che guardano un video per una raccolta fondi fa una donazione.

Immaginate di poter partecipare ad una raccolta fondi in un sito online affidabile, la cui procedura di pagamento viene resa estremamente semplice, senza scartoffie, senza dover fornire i nostri dati personali, ma con la tracciabilità, trasparenza e sicurezza della blockchain, non credete che possa rivoluzionare il modo di fare beneficenza? In che modo? Incrementando notevolmente le risorse donate e quindi automaticamente il benessere di un numero estremamente più alto di persone.

Manalive è una delle prime associazioni non-profit in Italia a rendersi conto del potenziale che il mercato digitale può esprimere. In collaborazione con NFT Europe e grazie alle più avanzate tecnologie nella riproduzione di opere d’arte in digitale, hanno messo in vendita all’asta il primo NFT europeo senza scopo di lucro sulla piattaforma opensea.io e devoluto in beneficenza per sostenere nuovi progetti umanitari in Africa, Armenia e Italia.

Questo nuovo progetto testimonia come Manalive sia proiettata verso l’innovazione e la ricerca di nuovi strumenti di foundraising per il terzo settore. Recentemente infatti ha anche attivitato la possibilità, per chi desidera sostenere l’associazione, di donare tramite le principali cryptovalute. Queste iniziative innovative introdotte per la prima volta in attività del terzo settore rientrano in quel processo che secondo Manalive ed il suo Presidente Gianmarco Oddo è il futuro stesso del settore.

 

L’arte per la beneficenza

Fedor Dostoevskij diceva: “la bellezza (e l’arte) salverà il mondo”, e con il contributo degli NFT è ora possibile grazie anche ad iniziative come quella di “Innov’Art NFT Charity Event” svoltasi  proprio ieri, 2 dicembre a Le Village by Crédit Agricole Milano, insieme a Fondazione Francesca Rava e Polyhedra fondata da Sara Noggler una vendita benefica di NFT.

Sono stati quattro gli artisti (Anna Paola Cibin, Riccardo Gusmaroli, Daniela Papadia, Andrea Viviani) ad esporre durante la serata le loro opere donate per questo evento, unendo l’arte alla filantropia. I donatori potranno comprare dei token unici e insostituibili di opere d’arte attraverso la piattaforma MUSANFT che permette di creare NFT sostenibili ad impatto ambientale zero e carbon negative sulla Blockchain di Algorand.

In questo caso l’iniziativa ha avuto lo scopo di sostenere il progetto “Palla al Centro”, nato nell’ambito dell’Accordo Istituzionale di collaborazione stretto dalla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus insieme al Tribunale per i Minorenni, il Centro Giustizia Minorile per la Lombardia, l’IPM Cesare Beccaria e l’USSM di Milano.

L’obiettivo è quello di realizzare la promozione del benessere e percorsi di rinascita dei minori entrati nel circuito penale attraverso l’attivazione di progetti volti alla loro rieducazione e al loro reinserimento sociale, scolastico e lavorativo.

Attraverso una donazione, sarà possibile aggiudicarsi, sulla piattaforma MUSANFT gli NFT e sostenere allo stesso tempo i laboratori organizzati dalla Fondazione all’interno dell’Istituto. Un doppio vantaggio quindi per i benefattori: ricevere un’opera d’arte e aiutare ragazzi che hanno bisogno di una seconda possibilità.

Il percorso della donazione è assolutamente trasparente e tracciabile nel sito della fondazione, quello che personalmente mi sentirei di proporre a chiunque faccia beneficenza tramite NFT è di sfruttare la blockchain durante l’intero processo di beneficenza, dall’offerta alla possibilità di tracciare il ricevimento della donazione.

Conclusioni

I token non fungibili sono solo un esempio di come la tecnologia blockchain stia fornendo nuovi modi alle persone di tutto il mondo per restituire e contribuire ad avere un impatto su importanti questioni che la società deve affrontare oggi. 

Dicono che a natale siamo tutti più buoni, e tu? Faresti più donazioni attraverso la blockchain e grazie ai NFT, a piattaforme che semplificano la donazione e potendo tracciare il percorso o preferiresti altri canali?

Deborah Ullasci, 3 dicembre 2021