Cybersecurity

Microsoft fa un blitz su ChatGPT e ipoteca la leadership nell’intelligenza artificiale

Il gruppo assume Altman e lo mette a capo della propria squadra. Molti dipendenti di OpenAi potrebbero seguirlo

Microsoft vince con un blitz la guerra deflagrata lo scorso fine settimana al vertice di OpenAi, la società no profit a cui fa capo ChatGPT, con l’espulsione del fondatore Sam Altman. Il gruppo guidato da Satya Nadella ha deciso di assumere il visionario trentottenne, affidandogli la guida del proprio team di intelligenza artificiale e promettendogli di fornire tutto il sostegno economico necessario.

 

Altman era stato licenziato con l’accusa di aver tenuto nascosto al resto del consiglio di amministrazione i propri progetti di espansione per il gruppo. In particolare, lo scontro sarebbe diventato insanabile dopo la scelta del guru della Silicon Valley di accelerare la commercializzazione delle applicazioni di ChatGPT, dando così la precedenza al business rispetto ad aspetti delicati come la loro sicurezza. Un atteggiamento commerciale che il board di OpenAi avrebbe ritenuto incompatibile con il proprio statuto di società no-profit.

 

In ogni caso, Altman sarà presto raggiunto a Microsoft da Greg Brockman, anch’egli fondatore di OpenAi e molti altri potrebbero seguirli. Almeno 500 dipendenti della società americana, che in tutto dà lavoro a 770 persone, hanno infatti firmato una lettera appello in cui minacciano di fare i bagagli se non viene ripristinata la vecchia linea di comando.

 

Fallito il tentativo di rimettere Altman al vertice della sua creatura, Nadella ha deciso quindi di svuotarla da dentro, privandola dei propri ideatori e cervelli. Troppo ingente infatti l‘investimento di Microsoft in OpenAi e troppo promettenti le prospettive della intelligenza artificiale, per lasciar correre il ribaltone in OpenAi. Anche perché il pericolo, ventilato dai media americani, era quello più o meno concreto che le due menti di OpenAi si mettessero in proprio e lanciassero un nuovo software alternativo a ChatGPT.

 

Arruolando Altman e la sua squadra, Microsoft si assicura invece una posizione di testa nello sviluppo della intelligenza artificiale insieme alla rivale Google. Proprio a questo proposito è emerso ieri, da uno studio del Centro economia digitale (Ced) come l’Unione europea sia in ritardo sul fronte delle applicazioni delle tecnologie quantistiche rispetto a Stati Uniti e Cina. E lo stesso vale per l’Italia.

 

Resta da capire se ci saranno strascichi legali nella saga di OpenAi, che nel frattempo ha nominato l’ex numero uno della piattaforma di video-streaming Twitch, Emmet Shear, nuovo amministratore delegato ad interim. Giubilata quindi in meno di 24 ore Mira Murati, a cui erano state affidate temporaneamente le leve del comando, ma che avrebbe poi tradito i “congiurati” cercando di ottenere il ritorno di Altman, l’unico uomo finora capace di trasformare in pochi anni l’ex start up in un gruppo di discrete dimensioni.