Il mosaico dei porti italiani, continua a perdere tessere rilevanti. A un mese dal termine fissato per la presentazione delle autocandidature alla presidenza di uno dei tanti porti destinati a restare acefali, per scadenza del mandato dei loro presidenti, il settore registra un altro scossone: Zeno D’Agostino, presidente dell’Associazione dei porti europei, che aveva rassegnato mesi orsono dalla presidenza dell’Autorità di sistema portuale di Trieste, per dichiarate “necessità di natura esclusivamente familiare” compie invece un clamoroso balzo dal pubblico al privato. E’ stato infatti chiamato ad assumere la presidenza di Technital, società veronese (come lo è Zeno D’Agostino) di engineering che vanta un palmares internazionale nel campo della progettazione di grandi opere in particolare nei comparti del trasporto e dell’energia. Società che ha redatto lo studio di fattibilità della nuova diga del porto di Genova, affidata poi a Webuild, ma che ha nel suo “catalogo” tutti i principali porti italiani oltre che alcuni terminal di primaria importanza specie nell’area del Medio Oriente. Technital ha operato a Savona Vado, a Venezia, a Ravenna, nelle Marche, a Trieste, nel porto di Napoli, a Catania (solo per citare alcuni esempi) oltre che in numerosi porti turistici e opere marittime.
Zeno D’Agostino aveva lasciato lo scorso giugno, con 6 mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del 15 dicembre 2024, la guida dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, ma genera comunque un effetto choc il suo approdo nel privato in qualità di Presidente di Technital, società di ingegneria di Verona nota soprattutto per il Mose di Venezia.
L’uscita di scena di D’Agostino dal “club” delle Autorità di sistema portuale, conferma uno scenario non certo positivo per i porti italiani. Genova è stata, come noto, travolta dalla tempesta giudiziaria ed è oggi commissariata, come molti altri scali nazionali in cerca di un presidente. Palermo che è stato uno dei porti protagonisti della più positiva impresa di risanamento, oggi condivide il suo presidente con Enav (l’Ente di assistenza al volo) che Pasqualino Monti è stato chiamato a guidare. E intanto i nomi che circolano in merito alle nuove nomine sembrano essere per ora circoscritti a seconde file nell’all’ambito di funzionari di Associazioni del settore.