Perché la gallina fa coccodè ?
No, non sono impazzito. Avete letto correttamente, in questo articolo parleremo della gallina, del suo famoso verso e di come tale azione ci aiuti a introdurre una tecnica che viene utilizzata negli investimenti finanziari.
Confessatelo, anche voi come me, almeno una volta vi sarete chiesti il perché del singolare verso, vero ?
Per rispondere a tale domanda ho raccolto qualche informazione, in quanto credo sia possibile effettuare un parallelo che ci consenta di agevolare la spiegazione di unaprocedura che viene utilizzata per mitigare il rischio negli investimenti.
Pronti ?
Coccodè, ecco la motivazione:
Questo comportamento, secondo le credenze trasmesse durante le generazioni, di quando la gallina era un animale selvatico che viveva in libertà e non nei nidi artificiali utilizzati spesso oggi, ha come scopo quello di proteggere la propria prole.
In pratica la gallina veniva e viene spinta dal proprio istinto a nascondere le uova, per non farle trovare ai predatori, in modo tale da proteggere il suo tesoro, ovvero i preziosi pulcini.
Sostanzialmente la gallina emette il verso del coccodè per comunicare alle altre galline che ha trovato un buon nascondiglio dove fare l’uovo, invitandole a fare altrettanto.
In tal modo, nello stesso posto, ci saranno più uova, e se un predatore dovesse trovarle, il proprio uovo, nel mucchio, avrebbe più possibilità di salvarsi.
In parole molto semplici grazie a questa azione viene mitigato il rischio, che viene ridistribuito su tutte le uova presenti nel nido. (diminuisce la probabilità dell’uovo di essere predato).
Spero che l’aneddoto raccontato sia stato di vostro gradimento. Ora scopriamo come tutto ciò può essere utile per introdurre “la diversificazione” un procedimento che come anticipato all’inizio del nostro articolo, viene utilizzato negli investimenti.
Tale tecnica come vedremo è molto simile al comportamento di ridistribuzione del rischio che abbiamo appena descritto e ci consente di mitigare il rischio proprio come accade per la gallina.
La diversificazione è una strategia di gestione del rischio con cui l’investitore distribuisce il proprio capitale su diverse attività finanziarie anziché concentrarlo su un singolo investimento.
Esempio: distribuisce il capitale su differenti azioni e obbligazioni, etc).
In questo modo la performance positiva di un asset potrebbe controbilanciare la potenziale performance negativa di un altro asset presente nel portafoglio riducendo il rischio complessivo.
Semplificando con la diversificazione, il rischio viene ripartito tra i diversi strumenti finanziari e asset class che si muoveranno in maniera diversa e andranno a ridurre il rischio complessivo del portafoglio.
Evidenziamo, che per ottenere un portafoglio ben diversificato che funzioni correttamente è indispensabile selezionare delle classi di investimento che reagiscano in maniera differente alle stesse criticità, in modo tale che le performance deludenti, ad esempio di un determinato strumento finanziario siano compensate dal successo di altri strumenti in quello stesso contesto.
Fai attenzione, di frequente capita che al sopraggiungere di una fase negativa di mercato tutti gli asset presenti nel portafoglio, che non sono stati diversificati correttamente, reagiscano allo stesso modo scivolando inevitabilmente verso la medesima direzione sfavorevole.
Come possiamo effettuare la diversificazione ?
E’ possibile attuare la diversificazione attraverso diverse metodologie, alcuni esempi:
– Per tipologia di strumenti, quando utilizziamo azioni, obbligazioni;
– Per settori, quando selezioniamo e utilizziamo determinati settori, esempio industriale;
– Geografica, quando utilizziamo differenti Paesi;
– Valutaria, quando utilizziamo diverse valute;
Chiudiamo con una breve definizione di due tipologie di rischio al fine chiarire ulteriormente il concetto di diversificazione.
RISCHIO SPECIFICO
è quell tipologia di rischio che corriamo quando il risultato dell’investimento è collegato all’andamento di pochi emittenti di strumenti finanziari.
Ad esempio, quando investiamo in un singolo titolo azionario, ovvero quando concentriamo il nostro capitale su una singola azienda. Viene chiamato anche rischio diversificabile, può essere mitigato e gestito attraverso la diversificazione.
RISCHIO SISTEMATICO
è quella componente di rischio che non può essere eliminata in quanto collegato all’andamento del mercato nel suo complesso. (Ad esempio, crash di Borsa e altre situazioni di stress finanziario) Viene chiamato anche rischio non diversificabile.
Fabrizio Iacovone, 30 maggio 2023