In fondo al tunnel una luce…Ci è voluto un anno e un mese, ma da oggi il Tunnel ferroviario del Gottardo, è tornato a operare a pieno regime. Il che significa ogni giorno 750 treni merci e 480 treni passeggeri, uno ogni mezz’ora. Il più lungo tunnel del mondo (57 chilometri sotto il massiccio del Gottardo), inaugurato il primo giugno 2016 e parte integrante del più importante corridoio ferroviario europeo sull’asse nord sud si era bloccato il 10 agosto del 2023; per mettere fuori uso il più ingente concentrato di tecnologia ferroviaria era stata sufficiente (pere) una ruota male imbullonata di un convoglio merci, che ne aveva provocato il deragliamento e uno “strappo” di 7 chilometri nella linea ferroviaria e nei suoi binari.
Prima la totalità, quindi una buona maggioranza dei treni erano stati costretti a deviare sulla vecchia linea “panoramica” del San Gottardo, con un allungamento compreso fra un’ora e le due ore nei tempi di transito fra Lugano e Zurigo. Per migliaia di persone un disastro, per l’economia svizzera un conto danni che ufficialmente non è stato ancora formulato; anche per le linee internazionali incluse quella dall’Italia verso il Nord Europa un disagio di tale portata da provocarne il cancellamento in massa.
A 200 km/h nei 57 chilometri sotto la montagna
Da oggi i treni passeggeri sono tornati a viaggiare su un tracciato sostanzialmente pianeggiante alla velocità di 200 km orari, con potenzialità sino a 249 km/h.
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E la riapertura si rende quanto mai necessaria. Per uno strano destino, il Gottardo ripare nel giorno in cui il Traforo autostradale del Monte Bianco chiude, sancendo una crisi globale nei collegamenti alpini fra Italia e Francia. Il Tunnel del Monte Bianco chiude fino a metà dicembre. La galleria, lunga 11,6 chilometri, che collega i Comuni di Courmayeur, in Valle d’Aosta, a Chamonix, in Francia, viene, infatti, sottoposta a un piano di manutenzione e rinnovamento che durerà ben 18 anni, con chiusure annuali programmate e forti disagi per chi deve viaggiare da e verso la Francia passando, quindi, per la Valle d’Aosta. Durante la chiusura si prevede che la maggior parte dei mezzi pesanti utilizzerà il traforo del Frejus.
Resta chiuso il tunnel del Frejus
Resta chiuso il traforo ferroviario del Frejus, dove passavano i treni ad alta velocità TGV INOUI e Frecciarossa, fuori servizio dal 27 agosto 2023, per una frana in Alta Savoia non distante da Modane, la cui riapertura è prevista per la primavera del 2025. Al momento, i passeggeri che viaggiano a bordo dei treni veloci in partenza da Milano e da Torino vengono fatti scendere a Oulx, dove sono trasbordati su bus che da Oulx vanno a Saint-Jean de Maurienne e da dove un TGV o Frecciarossa di Trenitalia li attende per completare il viaggio verso Chambéry e Parigi.