Il ministero del Tesoro mette un altro pezzetto del debito pubblico al sicuro nelle tasche delle famiglie italiane, investitori “cassettiste” d’elezione. E’ questo il vero effetto del Btp Valore che, grazie a uno sprint finale, ha chiuso ieri mattina raccogliendo 18,3 miliardi nella sua terza emissione. Un record.
Il titolo governativo riservato all’ex Bot People, che non per nulla ha sempre previsto interessi crescenti e un premio fedeltà finale, ha infatti totalizzato:
- 18,19 miliardi nella prima emissione lanciata lo scorso giugno;
- 17,19 miliardi nella seconda emissione materializzatasi a ottobre;
- 18,3 miliardi nella terza edizione, di cui si è appena chiuso il periodo di sottoscrizione.
Non occorre improvvisarsi indovini per prevedere che ce ne saranno altre, anzi gli analisti sono convinti che da qui a fine anno arriverà almeno un altro. Ma find’ora il pallottoliere del Mef ha contabilizzato 53,68 miliardi dal Btp Valore. Un’ottima dimostrazione ai mercati della fiducia che gli italiani, più o meno consapevolmente, dimostrano nel Paese.
La terza emissione ha fatto segnare infatti, malgrado la polemica sullo spot con la coppia che si appresta ad andare in crociera grazie alle cedole, anche il primato degli acquisti, grazie ai 656.369 investitori che hanno creduto nel bond.
Certo le cedole che lo Stato dovrà pagare sono generose, il Bpt valore rende circa lo 0,3% in più rispetto a un titolo governativo di pari durata, ma a beneficiarne saranno le famiglie. E quindi, sotto un certo punto “resteranno in casa”, visto che il denaro potrebbe trasformarsi in nuovi investimenti o magari in consumi e quindi sostenere il Pil.
Insomma, per certi aspetti una filosofia dai colori “patriottici”, ma soprattutto strumentale al Tesoro quando si ritroverà a dover fronteggiare gli attacchi dei falchi del rigore tedesco e dei Paesi cosiddetti “frugali”, perché anche l’ultima Legge di Bilancio sfonda ampiamente i paletti del nuovo Patto di Stabilità.
Si palesa il rischio di una Procedura di infrazione da parte di Bruxelles. Anzi il lettone Valdis Dombrovkis, vice presidente della Commissione Ue, ha già consigliato di procedere contro i Paesi “spendaccioni” del Mediterraneo. Quelli detti “Club med” o “Pigs”, maiali.
E’ la stessa miopia rigorista che con cui la Bce di Christine Lagarde ha portato i tassi al massimo storico del 4,5% con una serie di ossessivi rialzi, incurante delle macerie lasciate nel mercato immobiliare europeo, Italia compresa.
L’Italia si prepara però alla battaglia, meglio armata delle volte precedenti. Perché ormai circa il 14% del debito pubblico è appunto nella mani delle famiglie, complice il Btp Valore e si può stimare che circa il 73% del totale sia in capo al sistema Paese, banche e assicurazioni italiane in testa. Si spera meno rapide a premere il pulsante “sell”, “vendere” al primo scossone sul differenziale tra il Btp decennale italiano e il bund tedesco.
In base all’ultima fotografia dell’Istat, malgrado un Pil cresciuto dello 0,9% e che quindi è comportato meglio delle stime contenute nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (+0,8%), il deficit\Pil ha violato ogni più buia aspettativa sprofondando al 7,2%. Una caduta libera, quella del defictit, nel baratro aperto dagli squilibri del Superbonus 110% formulato con una certa approssimazione dall’allora governo M5S-Pd guidato da Giuseppe Conte.
L’ultimo cadeau della sinistra pasticciona e massimalista. La medesima che continua a difendere anche il Reddito di cittadinanza, cioè un altro spreco di soldi pubblici, perché non ha creato davvero nuovi posti di lavoro. Il vecchio Reddito è stato in definitiva un puro sussidio, una elemosina di Stato finanziata a forza di piantare gli artigli delle tasse nei borsellini dei contribuenti.
Per approfondire leggi anche gli italiani si stanno riempiono le tasche di Btp dopo i rialzi ai tassi della Bce, qui invece come gli italiani cercano di fare fronte al costo della vita aumentando gli straordinari e tagliando le spese tramite lo smart working.
Tornando al Btp Valore, la sua cedola potrebbe attestarsi in modo strutturale sopra al tasso di inflazione. Questo se la corsa dei prezzi si arresterà e se, come previsto, l’Eurotower questa estate si accoderà alla Federal Reserve americana di Jerome Powell nel taglio dei tassi di interesse.