Educazione finanziaria

Gas, luce e razionamenti: che fare? Scegliamo maglioni pesanti?

Non si parla d ‘altro.

Di bollette, di gas, di elettricità. Abbiamo cominciato a chiamarla addirittura pandemia energetica. Insomma: oltre al danno la beffa, visto che abbiamo sperato ardentemente di poter eliminare dal nostro linguaggio quotidiano la parola “pandemia”… o no?

Invece il termine torna, declinato in altre forme, diverse ma ugualmente logoranti.

Vogliamo subito dirla tutta senza girarci intorno, visto che di voli pindarici se ne fanno già fin troppi? Non è che non si possa stare un po’ al freddo a casa, o mangiare un piatto in più di mozzarella e pomodoro al posto di accendere il gas e cucinare una pasta alla carbonara, ma il punto non è questo, anche se sembra ridursi tutto lì. Perché nelle emergenze bisogna per forza trovare sempre un alibi.

Non è proprio cosi. Così come? Il fatto che l’unica soluzione al momento percorribile per farci risparmiare un po’ di soldini sulle bollette di luce e gas, sembrerebbe quella di ridurre i consumi.Dobbiamo essere tutti solidali“, eccola qui la variante del ben noto “L’unione fa la forza“. Non che ci sia qualcosa di sbagliato nella solidarietà, ben intesi, ma la retorica sarebbe bene lasciarla da parte, in circostanze come quella che stiamo vivendo, nostro malgrado.

Ed ecco il piano del Governo: temperatura massima negli edifici, sia pubblici sia privati, a 19 gradi, e un’ora in meno di accensione del riscaldamento.

Si chiamano razionamenti: “In tempo di guerra o in circostanze di emergenza, limitazione degli acquisti e dei consumi tramite una distribuzione controllata dei generi di prima necessità“.

Tipo che indipendentemente da quanto freddo sarà l’inverno, noi si potrebbe dover tenere il riscaldamento appunto a 19 gradi, non di più. Brrr… o forse abbiamo incamerato talmente tanto caldo questa estate (la più rovente dal 1800) che avremo le riserve come i cammelli?

Potrebbe anche essere. Oppure dobbiamo sperare che Mosca decida di non bloccare l’export di gas verso l’Europa, così che tornerà a essere normale (e lecito) poter stare al calduccio sul divano di casa nostra. Queste sono le due variabili: la scelta di Mosca e la scelta del clima. Rassicuranti entrambi (si fa per dire).

Facciamo il punto con alcuni numeri forniti da Assoutenti attraverso uno studio che mette in evidenza l’entità della stangata dei rincari energetici in Italia: ogni famiglia si trova a pagare 1231 euro in più rispetto al 2020 solo per le bollette di luce e gas, con la spesa per l’energia salita nel biennio 2021-2022 del 92,7%. Nel 2020 una famiglia media aveva speso infatti 785 per il gas, 542 euro per la luce, per un totale di 1327 euro. Numeri che probabilmente abbiamo già tutti in testa, ma che occorre ripetere, visto che di soluzioni (a parte quella di appellarsi al nostro buon senso – perché di questo si tratta), non sembrano uscirne.

Volendo rincarare la dose, stando ad alcuni economisti, lo stop del gas russo e i conseguenti razionamenti potrebbero far perdere a tutta l’Eurozona l’1,7% del Pil, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più dipendenti dal gas russo, vale a dire Italia e Germania.

Dove vi porto IN GIRO? Il tour-video di 4 minuti e 17 secondi, sarà nella mia cabina-armadio… magari mi aiuterete a scegliere i maglioni più pesanti!

 

Manuela Donghi, 1 settembre 2022

https://youtu.be/PmC8-3oWSfs

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