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Attenzione alle offerte sul web e sui social media che simulano il trading online. Spesso appaiono come un “videogioco” della finanza che lusinga l’ignaro risparmiatore facendogli superare prove di abilità e prospettando generosi quanto rapidi profitti.
Ma dietro si può nascondere un costoso tranello. Perché se il profitto nelle simulazioni è virtuale, si rivela invece quanto mai concreto il pericolo di trovarsi a dover pagare dei corsi di formazione e non solo.
A mettere in guardia le famiglie italiane è la Consob, spiegando che il raggiro si può presentare sotto varie forme: dallo shadow investment game al funding trading fino al financed trading accounts.
Ma quello che qui conta è che gli utenti sono prima indotti a partecipare a delle sfide, anche dette “challenge”, di trading on line. Che però presuppongono molto spesso l’iscrizione a corsi di formazione a pagamento.
Non solo: a chi supera il test viene sovente proposto di lasciare l’operatività di Borsa simulata per affrontare davvero i mercati finanziari con una presunta operatività che utilizzerebbe capitali apparentemente messi a disposizione da società terze che si definiscono proprietary firms (prop firms).
E come se non bastasse, per allettare i “giocatori” viene fatta balenare loro l’opportunità di condividere parte degli eventuali profitti realizzati. In sostanza un raggiro, di cui l’Authority presieduta da Paolo Savona ha ricevuto diverse segnalazioni da utenti che sono rimasti in trappola.
Le lamentele riguardano sia il livello di difficoltà dei test, che sarebbero congegnati per spingere i “giocatori” a ritentare, sia la mancata condivisione dei presunti profitti.
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Casi simili si sono verificati anche in Spagna e Belgio, in entrambi i casi sono intervenute le equivalenti nazionali della nostra Consob con simili avvertenze.
