Buone notizie ne abbiamo?
Sì, dai. Parliamo di inflazione, che a gennaio, in Europa, ha rallentato.
In Europa e pure in Italia.
Per il nostro Paese, la stima Eurostat è di una inflazione in calo al 10,9%, rispetto al 12,3% di dicembre. Tra i Paesi con i tassi di inflazione maggiori ci sono Lettonia (21,6%) Estonia (18,8%) e Lituania (18,4%). All’opposto Spagna e Lussemburgo (5,8%).
Cambia anche il paniere Istat dei prezzi al consumo. Quest’anno entrano, tra i prodotti rappresentativi dell’evoluzione dei consumi delle famiglie e delle novità normative, la visita medica sportiva (libero professionista), la riparazione smartphone e le apparecchiature audio intelligenti.
Nell’Eurozona, invece, l’inflazione è scesa all’8,5% annuale dal 9,2% di dicembre. Su base mensile si è registrata una contrazione dello 0,4%.
Intanto la Banca centrale europea ha mantenuto il passo sui tassi di interesse, aumentando il tasso di deposito per la sesta volta consecutiva: dallo 0,5% al 2,5%, il livello più alto dal 2008, annunciando un altro rialzo dello 0,50% a marzo… ha messo le mani avanti per rassicurare i mercati? Lo vedremo, ma di certo, con questa mossa, l’Istituto di Francoforte guidato da Christine Lagarde, si è differenziato dalle altre Banche centrali che stanno rimodulando la loro battaglia contro l’inflazione, anche se rimane da dire che la Bce ha iniziato ad aumentare i tassi più tardi e li ha alzati meno.
Al di là delle previsioni e delle analisi, resta sempre e solo una la cosa più importante da fare: verificare e toccare con mano. Quindi ho voluto fare un esperimento… ho preso un volo e sono andata in Germania, la locomotiva europea, precisamente a Monaco di Baviera, e ho provato a confrontare qualche prezzo con quelli di Casa Nostra.
Senza la pretesa di avere tutta la situazione sotto controllo, ho messo in evidenza i costi più “basici”, a cominciare dalla benzina…….
Non ci resta che andare IN GIRO, in 3 minuti e 43 secondi!
Manuela Donghi, 2 febbraio 2023