I giovani di oggi sono spesso considerati poco attenti all’educazione finanziaria, ma posso confermare che la realtà è un’altra e la foto che vedi in copertina ne è l’emblema.
Infatti, c’è un crescente interesse da parte delle nuove generazioni verso la gestione delle finanze personali.
Ciò può essere attribuito a fattori come maggiori opportunità di apprendimento, un accesso alle informazioni più facile e l’influenza dei genitori.
In questo articolo, voglio raccontare la mia esperienza personale su come, grazie alla curiosità dei liceali, il progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) dell’ANCP di Bologna ha avuto un successo inaspettato ed emozionante.
Cos’è il PCTO e come è nato
I dati dell’ultima ricerca dell’ OCSE sull’alfabetizzazione finanziaria mostrano come l’Italia si trovi molto indietro rispetto agli altri Paesi.
Per questa ragione il mese della cultura finanziaria rappresenta un’importante tappa per riuscire a diffondere il messaggio e per discutere di iniziative che potrebbero davvero fare la differenza.
È così che, dopo un incontro con la dott.ssa Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato Edufin, con la sezione di Bologna dell’ ANCP – Associazione Nazionale Consulenti Patrimoniali abbiamo deciso di avviare una nuova avventura.
Si tratta di un progetto basato sulla diffusione e sulla promozione della cultura finanziaria nelle scuole superiori.
Il percorso si suddivide in sei slot da due ore cadauno.
Quello che cerchiamo di fare è fornire un’infarinatura generale sugli strumenti utili alle nuove generazioni per riuscire a gestire il proprio futuro finanziario al meglio.
Le tematiche che trattiamo, infatti, sono:
- L’importanza dell’educazione finanziaria e violenza economica sulle donne
- Pianificazione budget personale e familiare
- Reddito e risparmio
- Principali strumenti d’investimento
- Finanza comportamentale
- Internazionalizzazione delle imprese
I risultati che ho ottenuto?
La risposta dei ragazzi durante le lezioni mi ha davvero colpito ed emozionato.
Per esempio, nel liceo Luigi Galvani di Bologna, il percorso PCTO fa parte di una formazione trasversale e ciascun liceale deve raggiungere un monte ore di questa per poter sostenere la maturità.
Ciò che mi ha colpito è che su 40 persone iscritte al PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), 39 avevano già raggiunto il minimo di ore necessarie per poter sostenere l’esame di maturità e, nonostante tutto, si sono iscritte decidendo di occupare il loro tempo libero nell’apprendimento di queste tematiche.
Non si tratta quindi di una partecipazione imposta: loro hanno scelto di essere lì e di imparare.
Dopo ogni appuntamento con questi giovani, torno a casa convinto di aver trasmesso il mio sapere. La loro curiosità investe me ed i miei colleghi della sezione ANCP di Bologna con piogge di domande e mi fa capire che il percorso intrapreso è quello giusto.
Ciò che mi ha toccato in particolare sono stati gli appunti di una ragazza: erano schematizzati al meglio, precisi, puntuali. Appunti che le serviranno per il suo futuro, per prendere scelte oggettive e ponderate.
Il contesto attuale: i ragazzi, piccole menti curiose.
La mia esperienza nelle scuole mi ha mostrato che i giovani sono più interessati che mai all’educazione finanziaria e lo dimostra anche una ricerca di Pictet: “Educazione finanziaria: Italia (e giovani) sempre più interessati”.
Uno dei motivi principali di questo interesse credo sia la loro curiosità innata, stimolata giornalmente dalla facile accessibilità alle informazioni. Oggi basta davvero un click per poter fare qualsiasi tipo di approfondimento.
Tuttavia, anche questo tema è molto importante da toccare con i ragazzi.
Con tutte le app ed i siti di trading che utilizzano la gamification, facendo credere che puntare sui mercati sia una cosa semplice e con alte probabilità di successo, è un attimo rischiare di rimanere ingabbiati in uno schema più complicato del previsto.
Ed è proprio acquisendo una migliore comprensione di concetti finanziari come budget, risparmio e opzioni di investimento, credo che i nostri ragazzi possano ampliare le conoscenze necessarie per gestire le proprie finanze in modo consapevole.
Perché è importante insegnare l’educazione finanziaria ai giovani
Insegnare l’educazione finanziaria ai giovani è importante perché li prepara ad affrontare le sfide economiche che incontreranno nel corso della vita in modo responsabile.
In particolare capiranno come gestire ed utilizzare il denaro in modo corretto, come proteggere e investire i propri risparmi e quali strumenti finanziari utilizzare per raggiungere i propri obiettivi di investimento.
L’apprendimento precoce dei principi di economia e finanza li aiuterà, infine, a capire la struttura dell’economia globale e fornirà loro gli strumenti di cui avranno bisogno per prendere decisioni informate da un punto di vista economico e finanziario.
Per metterli in guardia dalle facili promesse e dai tentativi di truffe sempre più all’ordine del giorno, pongo sempre l’accento sul fatto che “In finanza non ci sono pasti gratis”, sottolineando che ricercare maggior rendimento equivale ad assumersi maggiori rischi.
Per queste ragioni reputo essenziale introdurre nel percorso di educazione civica, anche percorsi di educazione finanziaria, soprattutto nei licei e nelle scuole che non posseggono un percorso formativo economico.
Le emozioni che ho provato
Ti ricordi gli appunti della ragazza di cui ti ho parlato poco fa?
Quelli rappresentano tutto l’orgoglio e la fierezza che ho provato insegnando a quel gruppo di studenti.
Si tratta di informazioni precise, concise che, anche se schematizzate, mi hanno fatto capire che lei avesse ben chiare tutte le informazioni che aveva appena ricevuto. Informazioni comprese ed assimilate che le torneranno senz’altro utili in futuro.
Per esempio, so che questa ragazza ha scelto di continuare i suoi studi scegliendo una facoltà umanistica, quindi, quali saranno le probabilità che effettivamente potrà ricevere ulteriori sessioni per migliorare la sua cultura finanziaria?
Pochissime e come lei ci sono tanti altri studenti.
La gratificazione maggiore nell’insegnare alle giovani menti è riuscire a cogliere la loro attenzione. Nel mio percorso insieme a loro non ho mai visto un ragazzo con il cellulare tra le mani, o che parlottasse o che si distraesse con il compagno seduto accanto. Erano davvero attenti! Quell’attenzione viva, energica, completamente rivolta a noi e alle informazioni che stavamo dando loro.
Insegnare l’educazione finanziaria ai giovani mi ha permesso di toccare con mano la crescita delle loro conoscenze e competenze in materia di gestione del denaro.
Per fare ciò, io ed i miei colleghi abbiamo cercato di capire innanzitutto i loro bisogni, le loro esigenze e gli interessi. Ma la cosa più importante ed emozionante è stata non dover immaginare nessun modo particolare o bizzarro per poter catturare la loro attenzione.
Tutto è stato naturale, per il puro piacere di insegnare, noi, e per il puro piacere di apprendere, loro.
Successivamente, abbiamo approfondito con materiali educativi, creativi e coinvolgenti, utilizzando anche fonti a loro già molto note.
Conclusione
In conclusione sono davvero soddisfatto dei risultati ottenuti nelle scuole che ho visitato.
I giovani sono molto interessati all’educazione finanziaria e hanno dimostrato di avere fame di conoscenza. Si stanno impegnando in attività di gruppo con i propri compagni e, per tenersi aggiornati, hanno cominciato a seguire profili Instagram dedicati ad accrescere la propria cultura finanziaria.
Questo è un segno che sono pronti a prendere il controllo del loro futuro finanziario e ad adottare strategie per costruire una solida base economica.
L’educazione finanziaria è il primo passo verso la libertà finanziaria, quindi, se vogliamo davvero costruire un futuro finanziariamente sereno e consapevole per le nuove generazioni dobbiamo iniziare oggi ad educarle a partire dall’età scolastica.
Vito Ferito, 15 febbraio 2023