L’articolo 47 della Costituzione Italiana così recita: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”.Possiamo davvero dire che con il Disegno di Legge Capitali del Governo, che inserisce l’educazione finanziaria a scuola nell’ambito dell’educazione Civica, riusciremo finalmente a dare vigore e pure senso a questo articolo che pone l’accento sulla tutela del risparmio.Un diritto che, più che mai in questo periodo, vista la complessità e la volatilità dei mercati, non può essere garantito in assenza di un adeguato livello di educazione e consapevolezza finanziaria.
Non sappiamo ancora se e quanto basterà questo primo passo, ma è un primo passo, e da qualche parte bisogna pur cominciare. Del resto se vogliamo riuscire a portare a termine una maratona, dobbiamo iniziare a fare qualche piccola corsetta ogni tanto, per abituare il nostro fisico e i nostri muscoli alla novità. Nulla si conquista in un attimo, e non è retorica, anzi. Perchè qui si parla di soldi, e i soldi sono qualcosa di estremamente concreto e importante. Sono in grado di garantirci il futuro. Ma da soli non bastano, devono essere accompagnati dalla conoscenza.
Il fatto di dover cominciare, vale per tutto, vale in particolar modo per l’esercizio mentale. Se poi consideriamo che sulle questioni finanziarie esistono ancora infiniti preconcetti e retaggi culturali sbagliati, beh, non possiamo far altro che essere contenti di una decisione presa in un momento nel quale la consapevolezza di “dover essere sul pezzo” in materia economica, è evidentemente aumentata.
Vorrei fare un sorriso, dunque, di fronte a questa notizia, che offre uno strumento fondamentale per proteggere le generazioni future dai rischi finanziari di truffe o scelte sbagliate, e per provare a colmare il gap negativo che ancora oggi vede l’Italia in fondo alla classifica Ocse per conoscenza in materia.
Io non potevo che portarvi con me IN GIRO, in 3 minuti e 20 secondi che per me hanno un significato immenso.
Manuela Donghi, 21 aprile 2023