Avete presente quando andate a fare la spesa al mercato? Io ricordo quando da piccola lo facevo con mia madre. C’era chi aveva necessità di acquistare la merce ed era disposto a pagarne il relativo prezzo e chi, dall’altra parte delle bancarelle, ne gestiva la vendita. Mi ricordo un grande affollamento e un gran vociferare. Mi capitava spesso di assistere incuriosita a delle vere e proprie trattative sui prezzi. Il ricordo di queste immagini mi riporta al mondo della finanza, ai mercati finanziari che funzionano proprio nello stesso modo, solo che al posto dei beni materiali vengono acquistati e venduti prodotti finanziari.
A proposito di mercati finanziari, sicuramente avrete visto in qualche film americano scene in cui, gli agenti di cambio, riuniti in una grande sala, gridavano le rispettive proposte di acquisto o di vendita specificandone il titolo, la quantità e il prezzo.
Perciò chiamavano “grida” il tipo di negoziazione, caratteristico delle borse fino agli anni ’90. Oggi non funziona più così, lo spazio fisico (la sala delle contrattazioni) è stato sostituito da una rete di computer (piattaforma telematica globale), capace di incrociare ordini di acquisto e di vendita provenienti da varie parti del mondo in tempo reale.
Il prezzo dei titoli, come quello dei beni, è definito dalla regola della domanda e dell’offerta: il prezzo aumenta all’aumentare della domanda e diminuisce all’aumentare dell’offerta. Ci sono però altri fattori esterni che influenzano l’andamento dei prezzi e possono essere di natura tecnica (ad esempio pubblicazione di dati o notizie) o anche emotiva (acquisti e vendite sull’onda di eccessi di entusiasmo o condizionati dalla paura).
Il mercato si divide in primario e secondario.
Nel mercato primario avviene lo scambio tra titoli azionari e obbligazionari di nuova emissione. Immaginate una sezione del mercatino della frutta in cui andavo con mia madre, dove vengono vendute e acquistate solo primizie.
Nel mercato secondario, invece, si scambiano titoli che hanno già avuto la loro collocazione e dunque sono già in circolazione.
E’ da un po’ che non vado più al mercato con la mia mamma. Oggi, spesso la spesa me la portano direttamente a casa. Posso acquistare online l’insalata che mangerò a pranzo, così come posso acquistare o vendere online i titoli che ho deciso di avere o eliminare dal mio portafoglio. Semplice no?!
Avete capito cos’è il mercato?
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Emanuela Cappellazzo