Orsi, tori, inflazione e recessione: presto, al riparo! (Video)

Magari sotto il letto …

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Si sente sempre dire che in periodi di mercato Orso occorre trovare un rifugio, una protezione adeguata che ci faccia resistere agli inevitabili scossoni, e quindi mi sono detta che dopotutto è un po’ come quando bisogna ripararsi in un luogo ben protetto in caso di calamità naturali.

Essenzialmente, consapevole che il paragone possa risultare un pochino azzardato, il concetto è il medesimo.

Del resto la storia dei mercati finanziari è sempre stata scandita da fasi, nelle quali due animali si contendono la scena e la fanno da padroni: il Toro e l’Orso, e nessuno di loro “è per sempre”. Vince uno, vince l’altro, ma il podio non rimane mai di uno solo.

Piccolo ripasso: il Toro indica i rialzi in Borsa, l’Orso i ribassi. Con il Toro, insomma, si fa “festa” ma sappiamo benissimo che prima o poi, la fase di ribasso, più o meno intensa a seconda degli eventi di riferimento, arriva, portandosi via mesi o addirittura anni di guadagni.

Possiamo assistere quindi al “Bull market” (mercato toro) o al “Bear market” (mercato orso).

Il 2022, ormai lo sappiamo, sarà sempre ricordato come l’anno dell’inflazione.

2022 = #inflazione, abbiamo decisamente l’hashtag da utilizzare per raccontare il rialzo dei prezzi generalizzato, come non accadeva da quaranta anni; un anno nel quale, più che mai, si è resa evidente la correlazione tra azionario e obbligazionario. In tutto questo, ovviamente, il ritorno a un mercato Orso, contraddistinto da una progressiva diminuzione dei prezzi delle attività finanziarie e da aspettative pessimistiche.

Quando ci sono turbolenze, di varia natura, dobbiamo cercare protezione. Quando piove un ombrello, quando fa freddo un maglione caldo, quando siamo ammalati la nostra casa.

Così accade sui mercati finanziari: quando “ballano” ma sono un po’ “ubriachi”, e non riescono a stare in piedi in modo fermo, siamo noi a dover essere preparati, perché loro vanno e andranno sempre per una strada che non verrà cambiata “finchè non lo vorranno”. Noi, seguendoli, dobbiamo essere però assolutamente consapevoli di quale armatura indossare.

Nei casi di periodi ribassisti, si valutano i cosiddetti “beni rifugio”. Dai classici come l’oro, ai più sofisticati come gioielli, orologi e opere d’arte, che richiedono sicuramente una consulenza più specializzata, a fronte di investimenti maggiormente  elevati.

Fin qui pare tutto semplice, ma nulla lo è se non si sta al passo con i tempi, e in questo caso al passo con i trend. Come è cambiata la predisposizione degli investitori nei confronti del bene rifugio? Quanto si sono trasformate le scelte dell’asset da mettere in portafoglio?

Voi, per esempio, come vi comportate quando tutto sembra crollare e quando ci sono più incognite che altro? Fate come me e vi nascondete sotto il letto?

Il viaggio di questa settimana inizia proprio da lì… da sotto il mio letto, e in 4 minuti e 34 secondi vi accompagno IN GIRO tra i … rifugi considerati maggiormente affidabili.

Aut inveniam viam aut faciam. O troveremo una strada o ne costruiremo una. (Annibale)

 

Manuela Donghi, 24 novembre 2022

 

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