Educazione finanziaria

Pochi soldi? Ecco le regole del risparmio sempre valide

Parliamo di risparmio…

Come?! Sì, avete letto bene. Parliamo di risparmio.

E come caspita si fa a risparmiare se non ci sono soldi?

Rimostranza decisamente comprensibile, e so anche che state ponendo questa domanda in maniera piccata.

Non abbiate paura, non vivo su Marte e le difficoltà sono di tutti, ma questo argomento rappresenta per me un vero e proprio mito da sfatare. Il risparmio non è da legare solo ai momenti economici positivi, sebbene mettere da parte qualche soldino sia più facile quando tutto ci sorride, ma non è bene incappare nell’errore di pensare che se abbiamo meno entrate, quelle stesse poche entrate debbano essere lasciate sotto al materasso.

Quindi siamo d’accordo, abbiamo tutti meno denaro in tasca, e di conseguenza meno potere d’acquisto: tanto per mettere nero su bianco alcune cifre, l’aumento dei prezzi e il caro energia nell’ultimo semestre dell’anno, taglierà di 12,1 miliardi (in media di 470 euro), la nostra capacità di fare spesa.

Viene da se’ che se spendiamo di più e guadagniamo meno (ahinoi), vengono intaccati i risparmi, che servono per forza di cose per le spese necessarie, spesso anche per comprare pane e pasta o appunto per pagare le bollette di luce e gas.

Non esiste mai la ricetta perfetta ne’ tantomeno la soluzione magica… magari. Però ci sono dei metodi di risparmio che possono aiutarci a gestire le nostre finanze, abbattendo anche tutti quei “muri di paura” che spesso alziamo da soli. Sia chiaro, è un atteggiamento naturale e umano.

Non dobbiamo mai permettere che la gestione delle finanze personali ci dia stress, ansia e affanno, e nemmeno che ci porti via troppo tempo: abbiamo già una miriade di cose da fare.

Però, allo stesso tempo, gli impegni quotidiani non devono diventare l’alibi perfetto (perché semmai è imperfetto) per non farci interessare al nostro portafoglio… e non mi riferisco a quello di investimento, ma a quello che usiamo per andare al supermercato. E non solo al supermercato, in realtà.

Se navighiamo sul web troviamo tanti spunti e metodi per tentare di risparmiare, ma se non vogliamo complicarci la vita, analizziamone uno veramente semplice, intuitivo e pure sostenibile. Dobbiamo tenere a mente questi 3 numeri: 50, 30, 20. Che sono poi le (ideali) percentuali di suddivisione delle nostre spese. Il principio fondamentale consiste nel dividere le entrate mensili in tre categorie: 50% per le necessità, 30% per lo svago e 20% per gli obiettivi di risparmio, o per pagare eventuali debiti.

Se mi seguite IN GIRO, nel video di questa settimana, in 4 minuti e 38 secondi faremo insieme alcune simulazioni per rendere tutto ancora più semplice. Vi porto con me in diversi luoghi………. (e ci concediamo anche un massaggio…….!)

 

Manuela Donghi, 13 ottobre 2022