Educazione finanziaria

Posso parlare del mio trust

Caro lettore,

questa è la domanda a cui rispondo oggi.

E’ la risposta che vi racconto.

Vi piacerà, anche se sembra una domanda insolita per il Superbonus!

“Scopri chi sei e non avere paura di esserlo”

(Mahatma Gandhi)

Lui si chiama Ermanno e ha 88 anni. Chiede al mio ufficio commerciale un appuntamento ed è disponibile a collegarsi on line (anche se avrebbe preferito in presenza).

Lo incontro sulla mia piattaforma di studio. Persona straordinaria, di quelle con cui staresti a parlare per ore, con un’esperienza di vita da far accaponare la pelle.

Ex manager, persona dai modi molto eleganti (e anche galante alla sua età…..ma credo che la galanteria non abbia età).

Esordisce con la prima domanda: “Posso parlare di me dottoressa?”

Qualche volta confondo il mio essere commercialista col mio essere coach….e tendo anche a confondere la fiscalità con l’umanità….e allora mi meraviglio,

ma poi

ritorna in me l’essere donna e mamma e subito rispondo

“Certo che sì!”.

Ermanno è vedovo e ha una figlia con problemi di salute.

Lui sta benino per la sua età, ma non troppo in generale.

Ha istituito un trust qualche anno fa, dove la beneficiaria è la figlia, l’unica sua ragione di vita (mi dice).

Nel trust c’è quasi tutto il suo patrimonio e quindi ci sono numerosi immobili.

Adesso non sto a spiegare cosa sia un trust (questo, perdonatemi, ma lo dò per scontato per i lettori).

Mi chiede se questi immobili possono usufuire dei bonus attualmente vigenti in edilizia.

Ci tiene anche a spiegare che a lui di questi immobili non importa piu’ niente. Una frase mi ghiaccia il sangue: “Sa, dottoressa, con l’avanzare dell’età ho ben compreso che tutti i beni materiali sono piu’ che utili durante la vita. Siamo così tanti legati ai beni materiali che non ci rendiamo conto che, nolenti o volenti, quei beni li lasceremo sulla terra, mentre noi saremo in mezzo alle stelle!”

Innovare gli immobili significa per lui lasciare un reddito certo alla figlia, un reddito che possa assicurarle una vita dignitosa.

Senza questi interventi gli immobili avrebbero solo un valore intrinseco, ma non sarebbero fonte di reddito.

Vediamo chi sono i beneficiari del Supebonus.

I soggetti Ires (società di capitali; enti pubblici e gli enti privati, diversi dalle società, nonché i trust residenti nel territorio dello Stato che hanno, come oggetto esclusivo o principale, l’esercizio di attività commerciale; ecc.) rientrano tra i beneficiari nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici condominiali.

Ma Ermanno mi dice che i suoi immobili sono per lo piu’ tutte villette (unifamiliari).

I trust formalmente non rientrano tra i soggetti che possono beneficiare del  110% ai sensi dall’art. 119 del decreto Rilancio.

Tuttavia

il trustee (cioè il rappresentante legale del trust)

è proprietario dei beni del fondo, e quindi anche degli immobili in questione.

Gli immobili sono tutti in usufrutto a Ermanno e alla figlia, per cui i redditi sono percepiti (e dichiarati) dagli stessi.

Buona notizia: tra i beneficiari del Superbonus ci sono anche gli usufruttuari, per cui possono accedere all’agevolazione.

Brutta notizia: per le unifamiliari il Superbonus (ad oggi) scade il 31/12/2021.

Si lamenta Ermanno….una sensazione di tristezza solca il suo viso: “Sa, dottoressa, fino ad ora non sono riuscito ad ottenere risposte concrete sull’argomento!”

Dai, non ti preoccupare, i Recovery Funds sono arrivati all’Italia, sono sicura che ci sarà la proroga.

Un caro saluto

Fabiola Pietrella