Caro lettore,
ti presento un altro caso interessante che potrebbe esserti d’aiuto per il bonus facciate, prendendo come spunto la richiesta di un mio cliente.
Giorgio abita in un complesso di varie abitazioni, poco lontano dal centro storico del suo paese.
Ora…
La sua casa risulta costeggiata, per un lato, dal viale che percorre tutto il centro residenziale, dall’altro invece, dalla strada comunale.
Il fatto che gli preme ora è questo: avrebbe desiderio di realizzare dei lavori di rifacimento della facciata
ANCHE SE CI SONO DEI (NON TANTO MINUSCOLI) INTRALCI CHE OSTEGGIANO TALE VOLONTA’…
occorre essere attenti sulla visibilità dell’abitazione dalla strada, soprattutto quella dove circolano i residenti del complesso, strada non propriamente classificata come pubblica agli occhi della legge di Bilancio 2020.
La detrazione spetta ugualmente anche se parte della sua casa si affaccia su codesta strada?
Per rispondere a questo dilemma dobbiamo ricorrere alle perle di saggezza dell’Agenzia delle Entrate e dunque, qualora volessi darci un’occhiata, alla risposta n. 337 del 2021.
MA È PROPRIO QUELLO CHE CERCAVO!
Per la felicità di molti e soprattutto di Giorgio sappiamo che per gli interventi rientranti nel bonus facciate, finalizzati al rifacimento dell’involucro esterno di un edificio, prevedono una detrazione IRES/IRPEF fino al 90% per le spese sostenute durante il 2020 e nell’anno corrente.
Tale bonus risulterebbe indipendente dalla data di inizio dei lavori e riguarderebbe quegli immobili che risultano collocati in zona A o B.
Fin qui mi pare che ci siamo.
Tuttavia, la questione che rende dubbio l’intervento è la visibilità della casa, non tanto alla via di accesso pubblico (la strada provinciale) quanto la seconda che possiamo definire “a uso pubblico” in quanto accessibile dagli altri abitanti del centro ed eventuali persone o mezzi esterni.
LA RISPOSTA PUÒ ESSERTI FATALE
L’introduzione al riscontro dell’AdE parte con la precisazione della spettanza del bonus facciate:
“la detrazione spetta a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano ubicati in zona A o B […]:
- A) le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi;
- B) le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5 per cento (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 m3/m2”.
Eventualmente se non sei sicuro al 100% della zona in cui si trova la tua abitazione sarebbe bene informarsi direttamente con l’ufficio tecnico del Comune oppure da un professionista.
[A meno che tu non viva in un’area isolata dal tuo paese o città, puoi stare tranquillo poiché la maggior parte dei centri abitati risultano collocati nelle zone A o B, per cui puoi procedere con la richiesta dell’agevolazione fiscale.]
In seconda battuta l’Agenzia tira fuori un altro documento a sostegno della nostra richiesta
la nota n. RU0348403/2020 (che trovi richiamata nell’interpello) nella quale viene chiarita la possibilità di assimilare una strada (“ad uso pubblico” anche se privata) vicina a una comunale, qualora questa consentisse l’accesso a qualunque persona/mezzo.
Quindi la risposta è assolutamente sì!
Qui puoi leggere la risposta alla precedente domanda:
Un caro saluto
Fabiola Pietrella