Il mondo del futuro - Seconda parte

Ecco come scegliere i titoli per investire sul Metaverso

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Visori per la realtà aumentata, criptovalute, avatar digitali, nuove opportunità di commerciali e di business: la rivoluzione “industriale” del Metaverso promette di impattare sulle nostre nostre vite in modo radicale, mettendo a disposizione dei consumatori e delle aziende un superweb non più consultabile solo da pc o dagli schermi del cellulare, ma in cui “immergersi” e vivere a 360 gradi; magari anche comprare la casa o l’auto, candidarsi per un colloquio di lavoro, giocare,  seguire corsi di formazione, curarsi e, perché no, conoscere l’anima gemella. Dopo aver visto nella prima puntata come il Metaverso cambierà il nostro modo di vivere e socializzare, proseguiamo questa guida in collaborazione con il colosso del risparmio Invesco, cercando di mettere in chiaro quali sono i principi cardine da seguire per investire su questo nuovo megatrend. Un modo quindi anche per guardare alla Borsa sul lungo periodo senza lasciarsi condizionare dall’attuale contesto e per impiegare una parte della liquidità oggi esposta all’azione erosiva dell’inflazione. Il tutto però secondo la regola aurea della diversificazione e con l’aiuto di un consulente di fiducia. 

 

Il lavoro e il gioco, vince la community

Per avere una idea di potrebbe impattare il Metaverso sulle dinamiche dell’occupazione, può essere utile riflettere su come il lavoro ibrido sia ormai diventato la “nuova normalità” dopo la pandemia del Covid, favorendo lo sviluppo di soluzioni software ad hoc per permettere riunioni “miste” e sempre più  coinvolgenti. Tutte spie di una realtà in rapido cambiamento e di un concetto di comunità che si evolve. Basti pensare, nel mondo del gaming, al successo di World of Warcraft o Fortnite, basati su elaborati software di rendering in tempo reale. 

 

 

La ricerca e i gemelli digitali

Un’altra spia del salto tecnologico in atto e delle sue potenzialità è poi rappresentato dai cosiddetti “gemelli digitali”, cioè dalla possibilità di creare dei “modellini”  virtuali esatti in ogni dettaglio a quello che sarà poi il prodotto fisico e testarlo in laboratorio, abbattendone così i costi di ricerca e sviluppo. Una prospettiva affascinante: la capacità di costruire ambienti virtuali condivisi, dove si seguono le leggi della fisica e gli utenti possono lavorare insieme in tempo reale con diversi sistemi, trova infatti impiego in architettura, in ingegneria e nelle costruzioni, nel settore manifatturiero e in quello automobilistico, ma sono immaginabili esperienze immersive anche nel lusso di alta gamma o nel retail così come nuove prospettive sul fronte della telemedicina. 

 

La bussola per investire

Visto l’impatto trasversale ai settori che promette di imprimere il Metaverso, Invesco suddivide la catena del valore del Metaverso in sette categorie: elaborazione, hardware, piattaforme, reti, strumenti e standard di interscambio, pagamenti, contenuti. Le prime quattro categorie sono da considerare “favorite” nella prima fase, quella in cui sarà realizzata la infrastruttura: ci sarà infatti bisogno sia di una potenza di calcolo molto maggiore all’attuale (ad oggi meno del 10% dei server ha una GPU installata) sia di nuovi hardware per l’immersione nella nuova realtà digitale (come cuffie VR/AR o accessori tattili, sensori e telecamere), sia una connessione internet più efficiente (importante sarà a questo proposto non solo lo sviluppo del 5G nei Paesi più avanzati ma anche  garantire una  larghezza della banda idonea a livello globale).  Sarà, inoltre, necessario sviluppare nuove piattaforme –  in cui lavorare, giocare o socializzare – oltre che definire degli standard di pagamento: in particolare, si pensa che in questo nuovo contesto potrebbe cambiare lo stesso concetto di denaro per lasciare un posto in prima fila a token di gioco, stablecoin, valute digitali delle banche centrali e criptovalute. A patto però che siano sistemi di pagamento davvero veloci, economiche, flessibili, scalabili e sicure. Centrale sarà infine la produzione di contenuti ad hoc per il Metaverso, così da avere efficaci campagne di marketing e uno storytelling più immersivo. 

 

 

 

Cosa mettere in portafoglio

Il modo migliore per investire su un megatrend acerbo come quello del Metaverso, spiegano gli esperti di Invesco, è quindi costruire un portafoglio capace di cogliere le opportunità attese lungo la sua intera catena di valore. Invesco ritiene che per cogliere a pieno il potenziale offerto dal Metaverso sia necessaria una valutazione di titoli e società abbiano almeno il 10% del proprio fatturato esposto al nuovo web e lo stesso dicasi per la crescita attesa nei prossimi 3 anni e sul fronte degli investimenti. A cui aggiungere i provider o fornitori che renderanno possibile questa immersione nel digitale, come le società dei segmenti “Strumenti e standard di interscambio”, “Pagamenti” e “Contenuti, Servizi e Asset” che pur non  soddisfacendo il paletto del 10%, stanno dimostrando di investire in modo molto convinto in prodotti e funzionalità legate alla nuova frontiere del web.

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