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Fatima, Wojtyla, Bergoglio, la Russia. Il 25 marzo la preghiera che salverà il Mondo?

Dopo oltre un secolo finalmente esaudite le richieste della Madonna di Fatima?

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Sarà il 25 marzo prossimo. Ore 17.00. Coordinando la preghiera da Piazza San Pietro, Bergoglio si “connetterà” con i suoi vescovi, in tutto il Mondo, ed in particolare con il suo Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, che invece sarà a Fatima. E dopo ben 105 anni dalla richiesta della Madonna ai tre Pastorelli, consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato della Madonna di Fatima.

Quella che sto per raccontarvi è una parte della mia storia personale, una storia che si lega con fatti più grandi di me.

E’ il 2008. Lech Walesa e la sua interprete mi aspettano per una lunga chiacchierata sui “Fatti di Danzica”, sull’effetto libertà scatenato da Solidarnosc. L’intervista è tra le più lunghe che io abbia mai realizzato, ma anche tra le più gratificanti. Resto folgorato dalla forza di quel racconto, dallla potenza dei fattti di quei giorni, dall’importanza della figura di Karol Wojtyla, ll parroco polacco che tutti avremmo ricordato con il nome di Papa Giovanni Paolo II.

Proprio leggendo di Giovanni Paolo II, mi imbatto nel libro scritto da Antonio Socci, I segreti di Karol Wojtyla. Il libro è un’attenta e profonda analisi della vita delll’uomo, prima che del Pontefice, che ha segnato profondamente le nostre esistenze.

Antonio Socci, però mette in correlazione il “Tempio Terreno” di Wojtyla con una delle apparizioni mariane più importanti, quella di Fatima. Fatima è legata a filo doppio con Giovanni Paolo II, l’attentato di Piazza San PIetro dell’81 al Ponteficie e la Russia; la Russia intesa come elemento pericoloso e destabilizzante degli equilibri mondiali.

A Fatima, come ci racconta Don Vittorio De Paoli, esperto, appassionato e profondo conoscitore dei “Fatti di Fatima”, si manifesta una delle più importanti tra le apparizioni Mariane. Si tratta di un fenomeno forte, che è ancora in corso attraverso mille manifestazioni ed episodi, in alcuni casi ancora tutti da decifrare. Ed a Fatima, era il 1917, Maria chiede espressamente che la Russia sia consacrata al suo Cuore Immacolato. lo chiede perchè non si corra il rischio che la Russia si trasformi nel peggior nemico di se stesso e del Mondo “.

Ma cosa vuol dire “CONSACRARE” una nazione come la Russia al Cuore della Madonna? Don Vittorio, Parraco di San Vittore a Milano, ce lo spiega con un esempio semplicissimo. 

“E’ come se volessimo affidare uno dei nostri figli un pò ribelle, al cuore infinito della più attenta Mamma del Mondo. Lei se ne prenderà cura per evitare che commetta gesta sbagliate conducendo il Mondo e tutti Noi alla rovina”.

E’ qui che torna in gioco Karol Wojtyla. Scampato miracolosamente al colpo di pistola di Ali Agka, Il papa polacco si lega ancor più alla Madonna di Fatima. Se erano arrivati a tanto, ad attentare alla vita del Papa proprio a Piazza San Pietro allora erano diisposti a tutto.

Scrive Socci nel suo ” I segreti di Karol Wojtylla”.

“…Questo Wojtyla già lo sapeva bene. Ma quegli eventi significavano pure che il Papa e la Chiesa potevano contare sul soccorso e la potenza di Colei che è venerata come «Regina del Cielo e della Terra» e «Regina della pace»; dunque, confidando in lei, tutto era possibile (fra l’altro si scoprirà che altri tentativi di attentato al Papa nel corso delle sue visite in Polonia verranno scongiurati).
È per questo che, nel letto di ospedale, Giovanni Paolo Il si convince che deve a ogni costo realizzare quanto richiesto dalla Madonna a Fatima: la consacrazione della Russia al
suo Cuore Immacolato…”

Il 25 marzo del 1984 esattamente 28 anni fa, Wojtyla recitò le preghiere per la consacrazione:

 Eppure quellla preghiera accorata non aveva esaudito  la richiesta che la Madonna aveva fatto nel 1917. Era stata parziale. Il Papa le aveva chiesto: 

Abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo.

Ed ora tocca a Bergoglio. Tra qualche giorno, il 25 marzo, nello stesso giorno scelto da Wojtyla, sarà Bergoglio a completare l’opera di chi lo ha preceduto.

“Finalmente dopo tutti questi anni – ci ha spiegato Don Vittorio- il ciclo si chiude e vista la forza curativa e positiva della preghiera, a prescindere che si creda o no, più saremo ad aggiungere le nostre voci a quella del Pontefice, più forte sarà l’effetto che genererà”.

 

LEOPOLDO GASBARRO, 20 MARZO 2022