Nel 2021 in Italia è sparita la città di Verona. Si lo so che mi starete prendendo per matto, che Verona è ancora lì, con la sua splendida Arena, con il colpo d’occhio unico di Piazza Brà. Quindi, vi chiederete, soprattutto se lo chiederanno quelli di Verona: “Ma questo qui che cavolate scrive”?
Mi spiego meglio. La mia è una forte provocazione per far comprendere a tutti ciò che sta avvenendo. Quali sono i fenomeni che stanno cambiando il nostro Paese e di conseguenza le nostre vite.
Vi cito qualche numero così come riportato dall’Istat:
Anche nel 2021 si registra un livello molto negativo del saldo naturale. Dopo la cifra record di -335 mila unità del 2020, nel 2021 si è passati a -309 mila facendo così apparire un flebile ricordo, era il 2006, l’ultima volta in cui nascite e decessi erano in sostanziale equilibrio.
Ho scelto Verona, ma avrei potuto scegliere Catania o Bari. Sta di fatto che la situazione registrata presuppone che il Saldo Naturale ( ciè la differenza tra nascite e morti) registri il segno meno davanti ed è un segno meno che accompagna il numero 309mila, appunto. Come sottolineato dall’Istitutto di Statistica nazionale è dal 2006 che non abbiamo più saldo naturale positivo. Ciò significa che gli italiani si stanno estinguendo.
Non è una provocazione questa. Ma si tratta di un dato numerico. Se le tendenze non cambiano, se le politiche economiche, fiscali e del lavvoro e della programmazione non cambiano, entro 197 anni in Penisola non cammineranno più italiani e non lo faranno mai più.
Intanto dal grafico qui in basso si evince come la differenza tra nascite e decessi si stia allargando sempre di più, ma si comprende anche come per ora questo evento sia ineludibile a meno di cambiamenti radicali, che per ora non si vedono all’orizzonte, delle politiche sociali.
Ancora più chiaro il quadro numerico della situazione se facciamo riferimento alla tabelle sottostante dove leggiamo nel dettaglio tutti i numeri degli utlimi vent’anni di storia demografica del Paese. Divertitevi a fare un calcollo e vedrete che i numeri che vengono fuori sono davvero spaventosi.
C’è un però e riguarda il fenomeno nella direzione opposta. Per tanti italiani che non ci sono più sono tanti gli stranieri che arrivano. Quindi, a Verona, a Catania, a Bari, tra due secoli cambieranno soprattutto i cognomi sui campanelli dei palazzi e, visto che i flussi in entrata sono minori di quelli perduti nel Saldo Naturale, gli stranieri che ci sostituiranno saranno più comodi di noi.
Questa trrasformazione ha effeti terrbili anche sugli aspetti economici. Non è un caso che il nostro tempo, cominci ad essere un tempo tanto difficile.