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La differenza tra realtà e percezione: facciamo un gioco e la scelta giusta

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Qual è la distanza tra realtà e percezione? La distanza dalla verità dei numeri che misurano la vita ed il mondo attorno a noi ed i numeri che noi “crediamo” di misurare? E qual è la verità? Quella che noi percepiamo o quella che statisti, economisti ed esperti di settore ci indicano nei loro report e nelle loro interviste?

Per capire meglio cosa voglio dire facciamo un gioco:

Se io vi chiedessi: “che effetto vi fanno queste notizie vere relative ad una nazione del Mondo?”.

  1. 1,3 milioni di persone sono morte combattendo nove grandi guerre.
  2. Circa il 99,9% di tutte le società nate in questo Paese ha cessato la propria attività.
  3. 675.000 cittadini sono morti in un solo anno a causa di una pandemia influenzale.
  4. 30 diversi disastri naturali hanno ucciso almeno 400 cittadini ciascuno.
  5. 33 recessioni sono durate complessivamente 48 anni.
  6. Il mercato azionario è sceso di oltre il 10% da un massimo precedente almeno 102 volte.
  7. Le azioni hanno perso un terzo del loro valore almeno 12 volte.
  8. L’inflazione annuale ha superato il 7% in 20 anni diversi.
  9. Quattro presidenti sono stati assassinati.
  10. Le parole “pessimismo economico” sono apparse sui giornali almeno 29.000 volte, secondo Google.

Quanto investireste su questo Paese? Sulla sua economia, sulla sua capacità di crescere?

I numeri citati sono veri e sono rappresentativi di eventi degli ultimi 170 anni.

Volete sapere di quale Paese si tratti vero?!  Aiutatevi con il punto 9). Si avete capito bene, quei numeri sono rappresentativi dell’economia statunitense

Eppure, nonostante tutto, l’Economia americana in questi 170 è cresciuta come mai in passato. Il tenore di vita è aumentato di 20 volte in questi 170 anni, ma non è passato un giorno senza che ci fossero ragioni tangibili di pessimismo.

E allora?

Siamo preoccupati, molti addirittura impauriti dalle emergenze che attraggono continuamente le nostre attenzioni talmente tanto da non riuscire a dare profondità al nostro orizzonte, da non riuscire a proiettarci nel futuro. Eppure, rileggendo il passato, abbiamo mille motivi e mille pagine da rileggere e rileggendo le pagine del ’73, guardando le immagini dell’austerity, delle domeniche a piedi, delle tv spente, delle città spente mi sono chiesto:

E poi?

Il Mondo è finito? Vi leggo due numeri.

Pil Italia     1973  50 miliardi   oggi 1.653

Pil Mondo  1973 3,3 trilioni    oggi  85 trilioni

Nonostante ci dicessero che lo sviluppo fosse finito, nonostante ci raccontassero e chiedessero di spegnere luci e sviluppo, idee e futuro. Ecco perché siamo milionari mancati.

Tutti noi lo siamo.

10mila dollaro investito sull’ S&P500 nel ’73 oggi sarebbero pù di 1.5 milioni. Ma quanti lo hanno fatto davvero? Bastava che i nostri genitori facessero la Scelta Giusta…

Ma loro non lo sapevano noi invece lo sappiamo eccome…

Lo sappiamo eccome….

Facciamo la scelta giusta allora…( Buona Natale)

 

 

Milano 24 dicembre 2022  LEOPOLDO GASBARRO