“Vuoi avere gli stessi poteri di un super eroe? Basta impiantare un chip o una serie di chip all’interno del tuo organismo, ed ecco che gli effetti sensoriali saranno moltiplicati oltre ogni possibile immaginazione”.
Sembra una situazione aberrante, sembra l’estratto da un libro di fantascienza. Ma non lo è. La proposta di “microchippare” i bambini per renderli super arriva non da un ente qualunque, ma del World Economic Forum.
A leggere l’articolo, riportato dal loro sito, appare chiaro come la volontà di usare la “realtà aumentata” attraverso degli impianti permanenti, per aumentare le sensibilità dei ragazzi, non sia una provocazione futurista, ma una volontà concreta e contemporanea.
“I supereroi hanno dominato il grande e il piccolo schermo per un po’, ma c’è in corso un sottile cambiamento. Molti bambini si aspettano di sviluppare loro stessi i superpoteri. Queste aspettative possono sembrare irraggiungibili, ma stiamo già facendo i primi passi verso una “società aumentata”. Già qualcuno, aveva già parlato in passato, un passato nemmeno troppo lontano, di razze superiori.
Sappiamo com’è finita vero?
Oggi ci vogliono riprovare?
Nell’articolo si legge chiaramente quale possa essere l’obiettivo che si vuole raggiungere:
“L’aumento può essere definito come l’estensione della riabilitazione. Ausili tecnologici come occhiali, impianti cocleari o protesi sono progettati per ripristinare una funzione persa o compromessa. Aggiungerli a individui completamente sani, grazie a tale tecnologia, può aumentare le capacità delle persone e renderle “super”.
Occhiali notturni, esoscheletri e interfacce cervello-computer costruiscono il quadro. La tecnologia aumentata aiuterà in tutte le fasi della vita: i bambini nell’ apprendimento, i professionisti al lavoro e gli anziani ambiziosi. Ci sono molte possibilità.
Raccapricciante vero? Non è scienza applicata alla medicina, non c’è la voglia di aiutare chi non vede a vedere, chi non sente a sentire, chi non cammina a camminare. No, si vogliono creare degli “ibridi” in grado di fare cose che neanche le persone più dotate sono in grado di realizzare.
Ma siamo sicuri che ci vogliano più capaci, più intelligenti e più forti artificialmente? E se ci volessero anche più produttivi, più performanti, meno inclini alla stanchezza, più controllabili?
Decidete voi cosa pensare. Mi limito ad informarvi.
Un’ ultima sottolineatura: quando e se leggerete l’articolo oggetto di questo mio scritto, troverete una premessa che vi aiuta a comprendere come in tanti si stiano preoccupando di proposte così. Stanno arrivando tante critiche da aver suggerito al WEF di premettere queste poche righe all’articolo che segue e che è diventato oggetto di questa analisi:
“Aiutaci a prevenire la diffusione della disinformazione. Questo articolo è stato intenzionalmente travisato su siti che diffondono informazioni false. Si prega di leggere il pezzo prima di condividere o commentare.
Il World Economic Forum si impegna a pubblicare un’ampia gamma di opinioni. La rappresentazione ingannevole dei contenuti riduce le conversazioni aperte.”
Insomma è un pò come mettere le mani avanti, o no?!
Ps. Per furtuna in questo periodo c’è scarsità di microchip, magari saranno costretti a rimandare il loro assurdo disegno.
Leopoldo Gasbarro, 1 settembre 2022