Uova? Non è possibile comperarne più di tre scatole a testa. E’ cominciato così il razionamento di uova nel regno Unito. Lidl, Tesco e Sainsbury’s tra le catene di supermercati inglesi più importanti del Paese, hanno pubblicato avvisi nei negozi.
Nel frattempo, la catena di pub Wetherspoon ha avvertito i clienti che per “problemi di approvvigionamento temporaneo” alcuni piatti in menù potrebbero non essere garantiti.
Molte persone continuano a condividere foto dai negozi, mostrando scaffali spogli, lì dove dovrebbero esserci le uova.
Ma che cosa sta succedendo?
La British Free Range Egg Producers Association (BFREPA) ha sottolineato in comunicato stampa pubblicato dalla BBC che gli agricoltori sono stati schiacciati dal prezzo del mangime per polli, che è aumentato a causa della guerra in Ucraina e dai costi energetici altissimi.
L’alimentazione delle galline ora è almeno il 50% più costosa di prima e i prezzi dell’energia sono aumentati nello stesso modo in cui i consumatori hanno visto aumentare le loro bollette domestiche, ha evidenziato il BFREPA in una nota. La spesa per il carburante è cresciuta del 30%, mentre anche la manodopera e gli imballaggi costano di più.
E poi l’influenza aviaria.
Gli allevatori stanno soffrendo a causa della più grande epidemia mai registrata di influenza aviaria, che ha provocato l’abbattimento o l’uccisione di milioni di uccelli. Insomma, semplicemente, le uova non vengono deposte per la mancanza di galline.
Anche in Nebraska (USA)
Sta accadendo anche in Nebraska dove la produzione di uova è in calo per gli stessi motivi dell’ Regno Unito. Le galline ovaiole nello stato hanno prodotto 153 milioni di uova quest’anno, quasi il 25% in meno rispetto alla produzione di uova dell’anno scorso.
Lo stato ha anche perso 1,7 milioni di galline a causa dell’influenza aviaria, circa il 10% della popolazione ovaiola.
L’Università di Lincoln, ha evidenziato come l’influenza aviaria abbia causato lo spopolamento di massa delle galline ovaiole, compromettendo la capacità dello stato di produrre uova.
Quest’anno, l’influenza aviaria ha colpito gli Stati Uniti, causando la morte di oltre 50 milioni di uccelli in 46 stati. In Nebraska, il dipartimento statale dell’agricoltura ha segnalato 12 focolai che hanno provocato la morte di quasi 6 milioni di uccelli.
Natale senza uova?
La domanda di uova di solito aumenta in questo periodo dell’anno. Ed ora non c’è abbastanza offerta per soddisfare la domanda.
Gli scaffali sono vuoti, la carenza di uova nei negozi di alimentari non potrà che peggiorare nei prossimi giiorni. ma si tratta di un momento di difficoltà che passerà in qualche mese. Se ci saranno sempre più problemi avvicinandosi al Natale, periodo in cui la richiesta di uova aumenta, ni mesi successivi i produttori avranno la possibilità di sostituire le loro galline perdute.
Ci vorranno circa tre o quattro mesi. La produzione dovrebbe tornare alla normalità verso la fine di marzo del prossimo anno.
Insomma, inglesi e americani rischiano di rimanere senza dolci per Natale. Ne guadagnerà la linea, la forma fisica, almeno consoliamoci così….
Leopoldo Gasbarro 19 novemre 2022
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