Affitti sempre più cari, lo scatto maggiore è di Firenze

Boom dell’offerta a Milano e a Roma esplode la domanda

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Affitti sempre più pesanti sul bilancio delle famiglie italiane: a febbraio il prezzo delle locazioni è cresciuto del 10% su base annua e del 3% nel semestre. Il canone richiesto nel nostro Paese è arrivato così a superare un prezzo medio di 13 euroal metro quadro.

A sorpresa, non è però Milano a detenere il record quando si parla di aumento dei canoni di affitto, ma è Firenze (22,2 euro al metro quadro). La città del David di Michelangelo ha fatto registrare un incremento prossimo al 22% rispetto un anno fa, sorpassando così il capoluogo lombardo. Dove sono necessarie 23 euro al metro quadro ma l’aumento si è fermato a ridosso dell’8 percento.

Uno scatto, quello della città toscana, che colpisce se si considera che proprio ieri il colosso della moda francese Kering ha acquistato uno stabile storico in via Monte Napoleone a Milano, sborsando 1,3 miliardi. Si tratta della somma più alta mai corrisposta in una transazione di questo tipo.

Va detto che è un immobile storico di altissimo pregio, cosiddetto “trofeo”, ubicato nel cuore del quadrilatero della Moda, dove si concentra il massimo del lusso. E che il palazzo ospita anche la storica Pasticceria Cova, comprata qualche anno fa da Lvmh. Ma, fatti due conti, Kering ha pagato più o meno 110mila euro al metro quadro pur di acquistare il palazzo e  arrivare al rogito.

Torniamo ora alla radiografia delle locazioni scattata dall’osservatorio del gruppo Immobiliare.it. Spostandoci a Sud, colpisce il caso di Bari (+18% i canoni di affitto giunti a 11,7 euro al metro quadro) che, tra i grandi capoluoghi del Meridione, è quello che ha visto il balzo maggiore e  ha battuto Napoli (+13% a 14,2 euro).

Più in generale, come era prevedibile, i grandi capoluoghi del nostro Paese (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia) hanno performato meglio (+14% a 17,7 euro al metro quadro) rispetto a quelli che si collocano nella seconda fascia (Ancona, Aosta, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, L’Aquila, Perugia, Potenza, Trento e Trieste). E la distanza si allarga ancora considerando i piccoli centri, che sono invece stati gli unici a registrare pigioni in calo su base annua  (-0,3%) malgrado la spinta dell’inflazione.

Diversi i risultati dello studio se si sposta la lente dai prezzi all’evoluzione della domanda e dell’offerta sul mercato degli immobili dati in locazione. In questo caso tra le singole città, spiccano gli incrementi nell’offerta di Milano, +83% circa su base annua, e di Bologna, poco sotto il 77%, a fronte di una domanda calata in entrambi i casi, del 23,7% nel capoluogo meneghino e del 14,5% in quello emiliano.

Per approfondire leggi anche: Le nostre case bocciate in classe energetica da Bruxelles; qui invece come i maxi-tassi della Bce hanno abbattuto mutui e compravendite.

Troviamo all’opposto una richiesta di case in affitto di gran lunga superiore alla media nazionale a Roma e a Napoli, in entrambi i casi il balzo ha superato il 50 percento. Merito, c’è da scommettere, anche di AirBnb e del fiorire degli affitti brevi che ha trasformato l’Italia un grande albergo diffuso a disposizione dei turisti.

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