Altro che manifestare in piazza, il meteo incerto non ferma le vacanze del 25 aprile

Attese 5,6 milioni di presenze, ecco le mete più gettonate

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italia ponte meteo

Sebbene il meteo sia incerto, la voglia di viaggiare degli italiani non conosce crisi così come il desiderio degli stranieri di visitare il BelPaese e le sue città d’arte. Si stima, infatti, che per il Ponte del 25 Aprile siano state prenotate oltre otto stanze disponibili su dieci negli alberghi di ogni grado, agriturismi e airbnb regolarmente registrati.

Altro che andare in piazza a manifestare per l’anniversario della Liberazione come vorrebbero Anpi e sindacati, magari anche con il rischio di incappare in qualche facinoroso dei centri sociali come è accaduto a Torino pochi giorni fa.

Complessivamente tra oggi e domenica sono attese infatti circa 5,6 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali del nostro Paese. A conti fatti saranno 400mila in più rispetto al 2023, calcola l’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti analizzando i risultati delle principali piattaforme di prenotazione online.

A riempire le camere degli alberghi e dei bed and breakfast in questo ponte saranno gli italiani, ma le presenze degli stranieri (pari al 56% ad aprile) restano determinanti quando si parla di flussi turistici. Una industria fondamentale per il Pil nazionale.

 

Fonte: Assoturismo Confesercenti

 

In cima alle preferenze, sempre analizzando i risultati dei portali delle Online Travel Agency, si posizionano le città d’arte con un  tasso di prenotazione prossimo al tutto esaurito (89% delle disponibilità).

Seguono le località marine, quelle lacustri, quindi le terme anch’esse sempre più gettonate da chi è alla ricerca di un rifugio dallo stress da lavoro o di una pausa di benessere. Chiude la montagna, ferma al 69% delle prenotazioni, probabilmente penalizzate dalle temperature non ancora primaverili.

 

 

Fonte: Assoturismo Confesercenti

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Quanto allo spaccato regionali, svettano in classifica Umbria e Lazio con un tasso di prenotazione dell’89%. Seguono quindi Liguria, Toscana, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e l’Emilia-Romagna tutte prossime all’80% delle camere occupate. Il fanalino di coda è composto da Molise e Calabria che si devono accontentare del 62%.

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