Lunedì l’FDA ha approvato l’Aducanumab come farmaco per il trattamento del morbo di Alzheimer, nonostante sia stata avanzata la richiesta di un ulteriore studio da parte della casa farmaceutica Biogen.
Il farmaco, che verrà venduto sotto il nome Aduhelm, è un anticorpo monoclonale che riduce i livelli delle proteine β-amiloide, che sono ritenute responsabili della neurodegenerazione dei soggetti colpiti dal morbo.
Oltre un secolo è passato dalla scoperta dell’Alzheimer, ma le cure disponibili ad oggi non si sono rivelate efficaci. Inoltre, nel corso degli ultimi 18 anni, in America e in Europa non è stato approvato un singolo farmaco. Oltre 200 composti sono stati sperimentati, ma nessuno si è rivelato essere efficace e grandi compagnie come Pfizer hanno addirittura annunciato di aver abbandonato gli studi di ricerca.
La notizia dell’approvazione dell’Aducanumab ravviva dunque le speranze delle persone afflitte, dei loro cari e anche delle case farmaceutiche che stanno sviluppando simili composti terapeutici.
Il farmaco prodotto da Biogen ha comunque dimostrato un’efficacia limitata, basti pensare che lo studio che ha convinto l’FDA ad approvarlo ha dimostrato un rallentamento della neurodegenerazione dei partecipanti di circa il 27% maggiore rispetto al gruppo di controllo.
L’approvazione non è arrivata senza controversie. In primis, studi precedentemente effettuati non hanno dimostrato un rallentamento del morbo statisticamente significativo. In secondo luogo, un comitato consultivo indipendente commissionato dall’FDA aveva concluso che non vi era sufficiente prova dell’efficacia del farmaco.
La decisione dell’ente americano potrebbe essere giustificata dalla mancanza di trattamenti alternativi, nonché dalla necessità di evitare che sempre più case farmaceutiche smettessero di perseguire la costosa ricerca di terapeutici per il morbo.
La terapia consisterà in un’iniezione mensile di Aducanumab, che costerà circa 56,000 dollari all’anno. Il farmaco è ad oggi stato approvato solamente negli Stati Uniti, nonostante Biogen abbia avviato le pratiche anche nell’Unione Europea, in Giappone, Brasile ed altri paesi.
Lunedì, a seguito dell’approvazione, le azioni di Biogen si sono apprezzate di oltre il 38 percento, aggiungendo alla capitalizzazione della compagnia 16 miliardi di dollari. Anche le azioni di altre case farmaceutiche che stanno sviluppando anticorpi monoclonali anti β-amiloide hanno guadagnato terreno.
Fonti:
New York Times – F.D.A. Approves Alzheimer’s Drug Despite Fierce Debate Over Whether It Works