L’Italia e i suoi numeri sugli scudi. “Nonostante” la politica. Infatti le premesse rispetto ai risultati italiani tengono conto di una serie di nonostante che rendono ancor più prezioso il risultato ottenuto a casa nostra.
Quindi, nonostante la crescita dell’inflazione, il caro energia e il boom dei prezzi delle materie prime abbiano creato non pochi problemi a famiglie e imprese, negli ultimi 12 mesi (terzo trimestre 2022 su terzo trimestre 2021), la crescita economica italiana è stata doppia rispetto a quella registrata dai nostri principali competitors commerciali presenti nell’area dell’euro.
Se nel nostro Paese, infatti, il Pil1 è aumentato del 2,6 per cento, in Germania è cresciuto della metà (+1,3 per cento) e in Francia in misura ancora inferiore (+ 1 per cento). Sempre nello stesso periodo, la media dell’Area Euro-19 si è salita del 2,3 per cento (vedi Graf.1). Insomma, quest’anno abbiamo “sbaragliato” tutti, dimostrando di esserci lasciati alle spalle con successo la crisi pandemica.
I dati sono della CGA di Mestre che con un report dettagliato ieri ha pubblicatoo un comunicato di tutto rispetto nei confronti dei numeri italiani.
Nel post Covid non abbiamo rivali. Sebbene gli effetti economici provocati nel 2020 dalla pandemia siano stati più negativi da noi (-9 per cento del Pil) che a Berlino (-3,7 per cento) e a Parigi (-7,8 per cento), anche allargando l’arco temporale di osservazione (terzo trimestre 2020 su terzo trimestre 2022), lo score del nostro Paese è stato superiore a quello dei nostri competitori.
Servizi e industria trainano la ripresa. Ricordando che fatto 100 il Pil italiano il 73 per cento è riconducibile ai servizi (Pubblica amministrazione, commercio, turismo, servizi alle imprese e alle persone, etc.), il 20 per cento all’industria, il 5 per cento alle costruzioni e il 2 per cento al settore primario (agricoltura, pesca, etc.), nei primi 9 mesi di quest’anno la ricchezza nazionale è aumentata del 4,4 per cento. I maggiori contributi alla crescita sono da ascrivere, in particolar modo, ai comparti più significativi della nostra economia.
Sebbene i dati siano in parte “condizionati” dall’incremento dei prezzi, nei primi nove mesi del 2022 il fatturato dei servizi è salito del 15,3 per cento e quello dell’industria del 19,4 per cento, mentre la produzione nelle costruzioni è aumentata del 14,1 per cento . •
Boom di fatturato per trasporti aerei e agenzie viaggi Dall’analisi dei sotto settori emerge che nei servizi il fatturato 2022 su quello del 20213 del trasporto aereo e delle agenzie di viaggio-tour operator è più che raddoppiato. Nel primo caso, l’incremento è stato del 102,8 per cento, nel secondo caso addirittura del 123,2 per cento, ma nonostante questi saggi di crescita, questi due comparti scontano ancora un gap sensibile rispetto ai livelli pre-Covid. Nel settore manifatturiero, infine, spiccano i risultati dell’incremento della produzione dei prodotti tecnologici (+7,4 per cento), quelli petroliferi (+8,4 cento), quelli farmaceutici (+8,7 per cento) e quelli del tessileabbigliamento (+9 per cento) (vedi Tab. 3).
Rispetto a un anno fa, i dati del III trimestre del 2022 indicano che il PIL italiano risulta più elevato del 2,6%, un saggio di crescita superiore rispetto al +2,3% dell’Area Euro e ai 2 principali competitor del Bel Paese: Francia e Germania si fermano rispettivamente ad un +1,0% e +1,3%.
Rispetto a due anni fa, i dati del III trimestre del 2022 indicano che il PIL italiano risulta più elevato del 7,5%, un saggio di crescita superiore rispetto al +6,3% dell’Area Euro e ai 2 principali competitor del Bel Paese: Francia e Germania si fermano rispettivamente ad un +4,6% e +3,2%. I dati sono stati elaborati dal database Eurostat (alla data del 13/12/2022) e fanno riferimento a variazioni di valori concatenati (destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario).
Eppure tutto questo effetto di positività non coinvolge nessuno, anzi gli italiani dipinti dal Censis sono ritenuti amareggiati e sfiduciati. Sarebbe il caso di chiedersi perchè. Sarebbe il caso di capire come fare ad operare diversamente per fare in modo che la realtà economica corrisponda alle percezioni dei cittadini.
!8/12/2022 Leopoldo Gasbarro.