Economia

Dichiarazione dei redditi, ultima chiamata

Ecco i documenti necessari e i dettagli da non dimenticare

tasse © marcociannarel, filo e enzodebernardo tramite Canva.com

Il governo è al lavoro da mesi per rendere il fisco un po’ più “amico” di famiglie e imprese italiane, ma l’appuntamento con la Dichiarazione dei Redditi continua a essere spesso foriera di errori per molti contribuenti fai-da-te.

Una leggera svista può tuttavia tradursi in rimborsi ricevuti in ritardo e, nei casi più gravi, anche in sanzioni. Ecco allora alcuni consigli per evitare brutte sorprese, anche in considerazione delle frequenti modifiche apportate alla legislazione, rivolti a chi non ha ancora provveduto a saldare i debiti con l’erario.

Vediamo allora una mini-guida alla dichiarazione dei redditi per chi deve ancora superare l’appuntamento annuale con il fisco senza poter contare su uno specialista di fiducia nè è abituato a rivolgersi ai tanti Caf diffusi sul territorio.

Persa la scadenza di fine giugno, cade il 30 settembre l’ultima chiamata per presentare il modello 730 per via telematica alla Agenzia delle Entrate.

La premessa è assicurarsi di avere tutta la documentazione necessaria. A partire dalla certificazione dei redditi (CUD o 730 precompilato) e dall’estratto conto bancario con il dettaglio di plusvalenze e dividendi. Un punto quest’ultimo, come ci ricorda la lettera di questo lettore a inchiostro & Affari, su cui si rischia ancora di inciampare nella doppia imposizione in caso di investimenti all’estero.

Saranno inoltre necessarie, ricorda Fidocommercialista.it, le ricevute di tutte le spese detraibili: dagli interessi dei mutui alle spese sanitarie, fino a quelle per l’istruzione e per le ristrutturazioni edilizie.

Opportuno poi una verifica ai dati personali: codice fiscale, Indirizzo e residenza. Senza contare che molti non sono a conoscenza di tutte le detrazioni e deduzioni previste dalla legge; a cui si aggiungono gli errori meccanici di calcolo.

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Non è infrequente poi che ci si dimentichi di includere alcune fonti di reddito, quali quelli da affitti brevi, investimenti (come dividendi e plusvalenze finanziari) lavori occasionali, a partire da collaborazioni ed eventuali lavori extra svolti e retribuiti durante l’anno oggetto della dichiarazione.

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