E’ Tempo di Antifragilità

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E’ Tempo di Antifragilità. Si chiama “principio di antifragilità” e rimanda a un concetto che va ben di là da quello di semplice robustezza e supera perfino quello di resilienza. E’ l’attitudine a superare “la crisi” opponendo la capacità di azione all’immobilismo, la forza di procedere al timore di sbagliare, il cambiamento allo status quo.

L’antifragiltà è, pertanto, il paradigma dell’azione per eccellenza, del procedere a dispetto delle incertezze del momento.

Lo schema dell’uomo antifragile è descritto nel testo “Antifragile. Prosperare nel disordine” del saggista ed esperto di matematica finanziaria, Nassim Nicholas Taleb. Unendo la logica matematica allo spirito concreto dell’uomo della strada, l’autore suggerisce una guida eclettica per orientarsi in un mondo dominato dal caos e da cui, ciononostante, trarne vantaggio.

Essere antifragili consentirebbe di mettersi in gioco sempre, e comunque, e di abbracciare l’azione o riconvertirla quand’anche ci si trovi in condizioni d’incertezza e di disordine. Perfino di shock.

L’uomo dotato di questa caratteristica sa flettersi e modificarsi di fronte allo stato di subbuglio, specie quando accompagnato da fattori di particolare turbolenza o confusione. Non solo reagisce all’impatto con gli eventi rari e imprevisti, ma migliora perfino se stesso e la propria impresa di vita. (Qualunque essa sia).

Ecco che il disordine, perfino un certo tipo di errori, o l’ignoto addirittura, non spaventa l’uomo antifragile il quale, piuttosto che tentare di costruirsi un riparo da essi, impara a muoversi in scenari di vita dominati dal caos e a fare profitto tanto in condizioni perturbate quanto in assenza di certezze. Così facendo l’uomo emerge dallo scontro con l’imprevedibile, l’inaspettato e l’incerto, migliorandosi.

Rimanendo in ambito finanziario, per intercettare banalmente il senso utilitaristico della teoria basta il richiamo all’esempio di quei contratti finanziari, che Taleb definisce antifragili per definizione, concepiti esattamente allo scopo di trarre profitto dalle condizioni di volatilità (contrario di stabilità) dei mercati.

A che punto è il caos pandemico?

E la nostra fragilità quanto misura, oggi, in spessore?

E’ di appena qualche giorno fa il via libera alla ripresa di tutte le attività produttive sull’intero territorio nazionale che sancisce, di fatto, la fine del lockdown. Manca ancora all’appello la riapertura delle palestre e dei cinema, la libertà di circolazione incondizionata tra regioni e l’apertura dello spazio aereo in Ue, prevista per il prossimo 3 giugno. A condizione, naturalmente, che l’attuale situazione di potenziale RISK FREE da nuove impennate di contagio resti confermata.

Ma se mi guardo intorno, nulla sembra tornare, o allinearsi, in direzione della “normalità”.

Sarà forse che bisogna abituarsi a un’idea di quotidianità del tutto differente da ciò che questo termine ha significato, fino a oggi, nella nostra rappresentazione abituale.

E sarà soprattutto che come mi capita spesso di affermare nel dialogo con i miei clienti, e come già condiviso con loro all’inizio della pandemia, imparare a diventare antifragili aiuta a ragionare di Futuro.

E’ il 20 di Marzo quando scrivo a ognuno di loro una lettera di pugno con l’obiettivo chiaro di passare all’azione.

Proprio mentre siamo in pieno dissesto, quando il senso d’incertezza è all’apice e lo spavento idem, mi accorgo, infatti, che quello è il tempo di ragionare di “programmi antifragilità”.

Ne condivido qui alcune righe:

 [Ciao ……,

Oggi decido di scriverti. Ne sento il bisogno.

In questo delicato momento umano, viviamo grandi difficoltà..

Sono convinta che ci sia in atto una trasformazione Epocale.

Ma ciò non spaventa. Al contrario.

I modi con cui impareremo a condurre la nostra relazione si evolveranno insieme con noi, ampliandosi e aprendosi al nuovo. Alcuni saranno, vuoi scommettere, perfino innovativi.

Non a caso aver pianificato i tuoi investimenti su obiettivi personali, scanditi per appuntamenti temporali, e con il massimo possibile della diversificazione dei rischi unita al monitoraggio costante nel tempo, è quella Routine che ci ha consentito di attraversare insieme queste “valli” più di qualche volta nell’arco di questi ultimi venti anni. Superandole, senza mai essere superati da esse. Succederà anche questa volta..

Facciamo ora un passo avanti: # Siamo già attrezzati per farlo #

Pensiamo, adesso, alla portata virtuosa di modus  operandi nuovi e aggiuntivi (oltre a telefono e mail, call conference e web format, e poi skype, Zoom, Teams e ogni altra condivisione da remoto ..). Sei d’accordo con me che siano tutti strumenti più che utili a valorizzare il nostro tempo di lavoro, ad annullare le solitudini e azzerare le distanze (fisiche)?

Mi sembra quindi di poterti dire che abbiamo a disposizione delle grandi opportunità: e in tutto ciò intravedo un Premio Assoluto e nessun Rischio.

In attesa di riparlarti nel modo da te preferito ti saluto così come ho iniziato:

Ce la faremo . ..]

Francesca

Dall’invio di quella lettera trascorrono altri due mesi. Il contagio in Italia subisce una riduzione notevolissima della sua virulenza e l’epidemia stessa sembra oramai prossima a spegnersi. I mercati finanziari si riprendono e guardano avanti. Il dialogo tra me e i miei clienti, nel frattempo, non s’interrompe nemmeno un attimo e anzi cresce in efficacia e puntualità. Le attività ordinarie di ribilanciamento dei portafogli d’investimento mantengono il passo di sempre e, anzi, migliorano in efficienza, mentre la pianificazione di nuovi progetti finanziari non tarda a riproporsi.

Dal confronto giornaliero con ognuno di loro percepisco che c’è voglia di ripartire e, soprattutto, ho contezza dell’energia incamerata e già in circolo.

Affaccendati più di sempre a dare continuità alle nostre relazioni divenute così ancora più immersive, ci scopriamo inoltre riconvertiti in un battibaleno alla digitalizzazione totale dei processi lavorativi e restiamo felicemente persuasi della prodigiosità del cambiamento.

Guardiamoci adesso: siamo pronti, e, nuovi.

In una parola: rinnovati.

Quasi dimentichiamo, e in ciò trovo ci sia del dirompente, che a fare da spartiacque tra ieri e oggi, nel durante, ci sia un Cigno Nero di nome Covid-19.

 

Francesca Lauro

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