Ecco cosa dirà Powell a Jackson Hole

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Prevale cautela sui mercati finanziari. Mentre le principali borse europee chiudono la giornata in positivo, Wall Street, dopo un breve rialzo iniziale, piomba in territorio negativo, chiudendo non lontano dai minimi di sessione. Nonostante queste dinamiche contrastanti, il focus degli investitori sembra convergere sui settori finanziario e immobiliare. Il comparto Real Estate trova supporto nei tagli ai tassi ormai dati per certi e nella sua recente sottoperformance, che attira gli acquisti. Per quanto riguarda il settore bancario, sebbene i possibili tagli ai tassi potrebbero ridurre i margini di interesse, la politica monetaria espansiva offre un sostegno per evitare una recessione e mantenere stabile la concessione del credito. Da notare, inoltre, la marcata sottoperformance delle banche americane rispetto a quelle europee negli ultimi sei mesi, con l’indice XLF (settore finanziario USA) che ha sottoperformato rispetto all’EXV1 (bancario europeo) di circa 9 punti percentuali.

 

 

Dati Macro: PMI Europei e il Ruolo della Francia

Ma procediamo con ordine. Ieri, i mercati sono stati messi alla prova dai dati macroeconomici, che hanno fornito indicazioni cruciali sullo stato di salute dell’economia. Nell’area euro, i PMI Flash di agosto hanno mostrato segnali contrastanti: l’indice composito è salito a 51,2, superando le attese di 50,1 e il dato di luglio pari a 50,2. Questa crescita è stata alimentata dal settore dei servizi, mentre il manifatturiero ha registrato un lieve calo a 45,6, confermandosi in territorio recessivo. Pertanto, il quadro generale rimane invariato, con un settore manifatturiero in sofferenza e un settore dei servizi in espansione. Tuttavia, è interessante notare che l’intero incremento dei PMI sia maggiormente dovuto alla Francia, dove l’indice dei servizi è salito di ben cinque punti, contribuendo significativamente alla performance dell’area euro, visto il peso che paese rappresenta sul valore complessivo. Senza questo boost francese, legato in parte anche agli effetti dei Giochi Olimpici, l’economia europea avrebbe mostrato meno dinamismo, specialmente considerando la debolezza persistente in Germania, dove l’attività economica è in contrazione per il secondo mese consecutivo.

 

Un Aiuto Inaspettato per la BCE: Salari in Calo

Sul fronte europeo, in attesa del dato salariale più importante per la BCE, il compenso per dipendente, che verrà pubblicata il 6 settembre, la BCE riceve un inaspettato aiuto dai dati sui salari. Nel secondo trimestre, si è registrato un calo significativo dei salari negoziati nell’area euro, che nel primo trimestre erano aumentati del 3,55%, rispetto al 4,72% precedente. Questo calo, particolarmente pronunciato in Germania, fornisce un sollievo temporaneo alla BCE e aumenta la possibilità di un taglio dei tassi già a settembre.

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USA: Mercato del Lavoro Resiliente ma in Rallentamento

Negli Stati Uniti, i PMI hanno mostrato segnali contrastanti: mentre il settore manifatturiero si indebolisce ulteriormente sotto quota 50, l’attività dei servizi rimane robusta a 55,2. Tuttavia, i dati sul lavoro pubblicati giovedì delineano un quadro occupazionale che, pur avendo perso un po’ di smalto, rimane solido. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono aumentate leggermente a 232.000, ma continuano a essere tra i livelli più bassi delle ultime sei settimane. Anche le richieste continuative sono in crescita, ma ancora al di sotto dei picchi di luglio. Questi dati suggeriscono che, sebbene il mercato del lavoro stia rallentando, non ci sono segnali di un deterioramento significativo. Le imprese stanno adottando misure di prudenza, ma non si registra ancora un’ondata di licenziamenti di massa. L’aumento delle richieste continuative segnala che trovare un nuovo impiego è diventato più difficile, ma la robusta crescita della forza lavoro e degli stipendi indica che la domanda di lavoro non è ancora esaurita. I dati recenti sul mercato del lavoro, pur non preannunciando una recessione imminente, aumentano l’attenzione sul prossimo rapporto occupazionale di agosto.

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