Economia

Ferrero spalma 18,4 miliardi di ricavi, trainano Nutella e i dolciumi collegati

Dopo il successo dei Nutella Biscuits, la scorsa estate il debutto del gelato in vaschetta. Tra le altre novità anche i Kinderini

Nutella © NanoStockk e Paolo tramite Canva.com
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La Nutella ha più di 60 primavere sulle spalle, ma continua a essere in cima alle golosità più amate dal mercato internazionale. In barba alle polemiche degli anni scorsi sulla salubrità o meno del ricorso all’olio di palma da parte del Gruppo Ferrero e della contestuale sfida commerciale lanciata da Barilla con la sua crema Pan di Stelle a marchio Mulino Bianco.

Perchè è  proprio seguendo il successo commerciale del gusto di Nutella che si capisce come il gruppo Ferrero nell’esercizio 2023\2024, terminato a fine agosto, ha potuto spingere i ricavi di un altro 8,9% fino a raggiungere quota 18,4 miliardi. A parte il classico vasetto di crema da spalmare sul pane, l’anno ha infatti visto l’ennesima declinazione dell’invenzione principe di Ferrero.

Dopo i Nutella Biscuits, lanciati in grande stile in Italia nell’ottobre del 2019 dopo una fase di rodaggio oltre frontiera , questa volta a debuttare è stato il Nutella Ice Cream, cioè il primo gelato confezionato a marchio Nutella che ha guidato le vendite della categoria.

Ferrero si è inoltre rafforzato nel segmento dei biscotti. Durante l’esercizio 2023\2024 sono arrivati i Kinderini sugli scaffali di negozi e supermercati. Da sottolineare poi, evidenzia il comunicato, il riscontro ottenuto dai marchi Eat Natural e FulFil in ulteriori mercati europei.

La multinazionale dolciaria di Alba, malgrado abbia ormai un giro d’affari miliardario, è rimasta un gruppo a capitale familiare e non è quotato in Borsa. Ad oggi non è quindi dato sapere quale numero ci sia scritto all’ultima riga del suo bilancio, dove si trova la casella “utile” o “perdite”. La sua holding si trova peraltro in Lussemburgo.

Va però detto che malgrado l’impennata subita dalle materie prime, Ferrero ha continuato a crescere mantenendo sotto la guida del presidente esecutivo Giovanni Ferrero e dell’amministratore delegato Lapo Civiletti una presenza globale, con 37 stabilimenti produttivi. I dipendenti sono oltre 47.500 in tutto il mondo.

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Il gruppo ha inoltre incrementato gli investimenti in conto capitale del 18% rispetto all’esercizio precedente ed è in azione per potenziare la sua capacità produttiva. Da registrare l’apertura del primo impianto di lavorazione del cioccolato del negli Stati Uniti che, con i suoi 70mila dipendenti, produce in Illinois il cioccolato per Kinder, Ferrero Rocher, Butterfinger, Crunch e sforna i Kinder Bueno.

A questo si aggiunge poi l’ammodernamento del sito tedesco di Stadtallendorf e il potenziamento della capacità di approvvigionamento e lavorazione delle nocciole in Cile.  Lo stesso frutto che è anche alla base della ricetta della Nutella.